
di Alberto Pierini
Dal 12 settembre dimenticatevi della 1D, la fedele compagna di viaggio di una generazione: si chiamerà A+. E al di là del nome anche il suo percorso non coinciderà con quello attuale: ad esempio, almeno in base alle indiscrezioni che già fioccano, non passerà più dal Gattolino. E’ la rivoluzione dei bus. Preparata sotto traccia da mesi, su richiesta del Comune e con il lavoro tecnico fondamentale di Autolinee Toscane. Un mondo che per ora preferisce tacere, in attesa di un annuncio forte e chiaro ai primi di settembre. Ma intanto la data è tratta: proprio il 12 settembre. In coincidenza con l’inizio della scuola: anzi con quei tre giorni di anticipo (la campanella suonerà il 15) che servirà a mettere meglio a fuoco il nuovo sistema.
Stop alle circolari infinite, compresa la sorella 1D, e una rete di collegamenti più brevi. Con due snodi fondamentali. Uno alla Stazione e in via Pier della Francesca: da cui partiranno le corse destinate all’esterno della città. Uno in piazza Guido Monaco, meta l’area est della città, dalla zona Giotto alla Marchionna, via Anconetana e Staggiano. Ci saranno così percorsi che richiederanno un cambio di linea. Compreso lo spostamento dalla Stazione a Guido Monaco, vedremo in quali termini.
Non sono previste coincidenze ma corse ad una cadenza di 15 minuti. Se devi salire su un altro mezzo sai che nell’arco di un quarto d’ora passerà. E magari a quel punto sarà anche ripristinato il servizio di comunicazione via display alle paline, con un nuovo sistema operativo.
Novità anche per le fermate. Ad esempio in vista la prima in uno dei principali centri commerciali, l’ex Ipercoop e la sua galleria. Se ci fate caso davanti a Decathlon ci sono già i segni del prossimo varo.
L’ospedale acquista centralità. Compresa una corsia preferenziale davanti all’ingresso del multipiano. Gli autobus viaggeranno in direzione San Donato per chi viene da Pescaiola (evitando l’attuale giro tortuoso), l’altra corsia sarà riservata alle auto in uscita dal parcheggio.
Saranno rafforzati e modificati i percorsi alternativi delle ex 1S e 1D (presto battezzate A+ e B+) nel sabato del mercato, quello che trasforma il quartiere Giotto i n un carosello di banchi.
Ma è solo l’inizio di una rete che di sicuro avrà bisogno di una comunicazione capillare, spezzando abitudini radicate da decine di anni e incrociando la vita quotidiana di tanta gente.
Alcune novità che vengono a galla? L’attuale 2, che nella futura indicazione si chiamerà M, sembra non passerà più da via Giotto e di sicuro non dal paese di Chiani. La 11, pronta a rilanciarsi in H1, rispetto al reticolo attuale percorrerà viale Dante e via Masaccio, anziché come fa ora via Romana e via Veneto, coperte in entrambe le direzioni. E lo stesso sarà per la 19, che prima o poi impareremo a chiamare "I", sempre con preferenza a via Dante e via Masaccio.
Scossa in vista anche per la 6, che presto più correttamente chiameremo N: dal semaforo di San Leo a quello di via Spallanzani non passerà da via Fiorentina ma dalle strade più interne, da via Morse a via Lumiere a via Fratelli Lebole, zone nel tempo molto cresciute sul piano abitativo e dei servizi.
E ci saranno corse la cui direzione si modulerà a seconda dell’ora: l’ingresso a scuola della mattina, quello del pomeriggio e le fasce non scolastiche: specie nella direttrice Indicatore.Pratantico. La linea P sarà quella destinata a ricucire la città con la ex Ipercoop. Via Giotto sarà coperta "anda e rianda" dalla Q, in una modifica dei percorsi delle attuali 5 e 8. Tra le strade adottate nella geografia dei pullman ci sarà anche via Arno. Direzione stazione e Guido Monaco: loro, il nuovo ombelico del mondo.