
Bioedilizia alla casentinese. Nasce il modulo abitativo per difendersi dai terremoti
di Sonia Fardelli
Azienda casentinese, specializzata in strutture di bioedilizia, ha creato insieme all’Università di Firenze e altre aziende toscane un modulo abitativo dove rifugiarsi in caso di eventi quali terremoti o guerre. Il progetto si chiama nZEM ed è finanziato dalla Regione Toscana. Il suo obiettivo è quello di favorire la cooperazione tra imprese e organismi di ricerca per creare elementi costruttivi modulari e flessibili realizzati per rispondere a varie esigenze funzionali e tecnico-normative come risparmio ed efficienza energetica, comfort indoor, accessibilità, sicurezza strutturale nel rispetto della compatibilità ambientale. Qualità che il modulo realizzato dall’azienda casentinese Lam Ambiente ha raggiunto pienamente, ottenendo, insieme all’Università, soluzioni innovative sulla progettazione di pareti sempre più performanti dal punto di vista energetico e tecnologico. I prossimi mesi saranno dedicati a raccogliere dati provenienti dagli impianti collocati all’interno della struttura. Le aziende del team, inoltre, dovranno studiare lo sviluppo di una produzione in serie e un trasporto adeguato che consenta velocità di esecuzione e di installazione in caso di collocazione dei vari moduli in zone di guerra o in zone colpite da calamità naturali. Il fine è anche quello di garantire alle aziende partecipanti l’accesso a nuovi strumenti di produzione e a nuovi mercati del settore edilizio, aumentandone la competitività e quindi in futuro i posti di lavoro.
"La ricerca nZEM per noi è una grande opportunità – spiega Niccolò Tizzanini, il più giovane del gruppo Lam e colui che ha seguito il progetto insieme al presidente Riccardo Ristori – poiché ci stimola ad avviare processi di Open Innovation, favorendo nuove possibilità di investimento nell’ottica dell’ottimizzazione di processo promossa dal concetto di industria 4.0 e dalle politiche di sviluppo connesse alla Circular Economy. Altro elemento che ci sta stimolando è la cooperazione tra imprese e organismi di ricerca, poiché promuovendo lo sviluppo e la prototipazione di elementi costruttivi modulari e flessibili, caratterizzati dall’integrazione di soluzioni tecnologiche d’involucro e d’impianto innovative, possiamo migliorare e innovare anche i nostri prodotti".