LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Bimbo nasce sulla soglia di casa Partorisce davanti ai soccorritori "Mai successo, è stato un brivido"

Il racconto di Luisa e Andrea, volontari della Misericordia. La donna, una ventenne, chiama il 118. Ma all’arrivo dell’ambulanza il piccolo era già venuto al mondo. "Esperienza unica e commovente".

Bimbo nasce sulla soglia di casa Partorisce davanti ai soccorritori "Mai successo, è stato un brivido"

di Lucia Bigozzi

"Correte, si sono rotte le acque, sto per partorire". La voce concitata è quella di una giovane mamma, poco più che ventenne. Si amplifica nelle cuffie dell’operatore della centrale dell’emergenza 118 che riceve la chiamata e attiva la macchina del soccorso. Questione di minuti ma quel bambino ha fretta di nascere e "beffa" tutti, compresa la madre che avrebbe tagliato il traguardo della gestazione il 10 aprile. Invece no, quel maschietto, è nato con un mese di anticipo e davanti ai soccorritori arrivati a casa per portare la donna in ospedale. Tutto ha inizio alle 8 di mattina. Il 118 gestisce la chiamata della giovane mamma e parte l’ambulanza della Misericordia con a bordo due soccorritori di livello avanzato: Luisa Bertazzoli Cova, 41 anni e Andrea Risorti, trentunenne, hanno molti anni di emergenza sulle spalle, corsi di formazione continui, ma sopratutto la passione per il servizio alla comunità. Raggiungono in un baleno e a sirene spiegate la zona alla periferia della città dove vive la donna, al suo primo parto, e mentre Andrea completa le manovre di sosta, Luisa corre su per le scale, fino all’appartamento dove insieme alle ventenne ci sono i genitori.

C’è un clima concitato, nessuno si aspettava ciò che stava per accadere. "Quando sono arrivata la signora era in piedi e si vedeva già il bimbo che stava nascendo", racconta Luisa che lavora nel mondo del 118 da 25 anni e già una volta si era ritrovata a fronteggiare la nascita prematura di un bambino. "Ma qui è stato diverso: non ci aspettavamo di trovare la signora già in fase di parto avanzato. Abbiamo attivato la procedura con la centrale 118 che ha inviato un medico".

Nel frattempo, il maschietto impaziente era già venuto al mondo e i due soccorritori hanno dovuto gestire i primi attimi di vita: "Piangeva, abbiamo applicato clip al cordone ombelicale come previsto e collocato il piccolo sul petto della madre; poi è arrivata l’automedica con lo specialista", aggiunge Andrea che a sedici anni ha scelto di fare il volontario "quasi per caso, poi è diventata una passione e da diciotto anni non mi sono mai fermato". Ha un bar al Castelluccio ma "mezza giornata la dedico al servizio in Misericordia". Per entrambi dopo la sorpresa di un parto in diretta, è subentrata la gioia "di aver partecipato a un momento bellissimo, noi che interveniamo su eventi di tutt’altro genere". La corsa in ospedale con madre e figlio, attesi dallo staff di specialisti.

C’è tempo per un ultimo "grazie" della giovane donna ai due soccorritori."Volevamo mettere un fiocco azzurro all’ambulanza ma non c’era tempo", sorridono Luisa e Andrea. Che si sentono "quasi zii" del nuovo arrivato.