
Ballade in scena. Due epoche a passo di danza
Due epoche raccontate a passo di danza sono quelle dell’iconico decennio degli ’80, e l’epoca che stiamo vivendo, in un dittico vincitore del prestigioso Premio Danza&Danza come miglior produzione italiana interpretato dalla MM Contemporary Dance Company diretta da Michele Merola. Stasera alle 21 al Teatro Petrarca di Arezzo, nell’ambito della programmazione di Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione Guido d’Arezzo e Comune, andrà in scena "Ballade", firmato dalla pluripremiata compagnia di danza di Reggio Emilia che si compone di due diverse coreografie. La prima omonima, "Ballade" appunto, firmata dal già direttore del Corpo di Ballo della Scala Mauro Bigonzetti, ritratto corale degli anni ’80 sulle note di Prince e Cccp in omaggio a Pier Vittorio Tondelli, ed "Elegia" di Enrico Morelli viaggio onirico nello spaesamento del presente sul filo della poesia di Mariangela Gualtieri. Si parte con "Elegia": su musiche di Frédéric Chopin e Giuseppe Villarosa i danzatori – Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa – sono persone alla ricerca della propria strada e della propria identità, immerse in un periodo storico complesso come quello attuale. Individui che tracciano nuove traiettorie e che ricercano inedite strade per recuperare la propria rotta, in un momento di esilio dalla normalità. Un racconto di momenti e rapporti perduti, insieme alla ricerca, nella propria memoria, di immagini e paesaggi che ci erano familiari e di conforto. Un viaggio onirico per ritrovare il proprio essere ormai smarrito. Avanti con "Ballade", narrazione per immagini che recupera le sensazioni della generazione X, le sue euforie cancellate, le insensatezze collettive, ma che nello stesso tempo rilancia lo stile di vita di quegli anni, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento. Un lavoro cucito su una drammaturgia musicale che va da Frank Zappa alla poesia profonda di Leonard Cohen, passando per Nick Cave e Nina Simone.