Assayas: "Qui mi rilasso e scrivo i miei film"

Intervista al regista francese che ha deciso di passare le estati in Val di Chio: "Dopo il Covid, nuovi metodi di lavoro" .

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di Massimo Pucci

"Appena finite le scuole sono venuto qua con tutta la famiglia, non rinuncio alla campagna toscana e poi sto lavorando a pieno regime, Covid19 sta cambiando e cambierà il cinema". Olivier Assayas si gode l’estate in Val di Chio e continua a scrivere sceneggiature per i suoi prossimi film. Il regista francese, autore di numerose pellicole, da qualche anno ha deciso di vivere nel periodo estivo a Castiglion Fiorentino. Con la famiglia, Assayas si concede momenti di relax, ma anche sessioni di lavoro impegnative, attualmente sta spacchettando in otto puntate il suo film ’Irma Vep’ che diventerà una serie e poi sta scrivendo un’altra sceneggiatura, di cui anticipa solo il metodo di lavoro che è completamente ribaltato dal Coronavirus. "Non possiamo pensare di fare film come prima di Covid19 – spiega il regista – nel set si stava anche in 60 persone, ora è impensabile, dobbiamo trovare altri modelli sostenibili: poche persone per volta e contesti adatti al distanziamento. Anche il cinema sta facendo i conti con i problemi che riguardano le ‘professioni sociali’ e il lavoro di gruppo. In questo periodo ho scritto sceneggiature per film che prevedono in coinvolgimento di sei persone. Questo modo di lavorare tuttavia non è nuovo, mi ricorda Bergman, quando si giravano film in economia, con pochi addetti, metodi artigianali, credo che sia un’opportunità lavorare così". A Castiglion Fiorentino, Assayas è tornato a luglio e si è messo subito a scrivere: "Qui ci sono le condizioni migliori per la creatività, siamo in un territorio che conserva la propria autenticità, qui la gente va a lavorare, non si occupa semplicemente di accogliere chi viene a mangiare o a vedere un museo, qui ‘da stranieri’ si può fare un’esperienza di conoscenza reale della vita di un posto, non c’è quel velo artefatto che è stato steso sulle mete più turistiche". Assayas non mancherà al Castiglioni Film Festival: "È bello che questo paese ami il cinema e voglia celebrarlo, ho saputo che ci sono dei nomi molto importanti come Marco Tullio Giordana, sarà una bella opportunità per tutti per conoscere autori di così grande qualità". Anche la provincia toscana può essere terra di produzione culturale, la possibilità è legata all’efficenza delle reti internet. Riunioni e incontri, con Covid19, avvengono sulle piattaforme: "È fondamentale una buona connessione io da qui sono riuscito a tenere una masterclass al festival di Shangay". Fra i rimpianti del regista, la difficoltà ad andare al cinema: "Chissà quando riapriranno le sale. Anche il mio Wasp Network, inizialmente doveva andare nei cinema e poi è finito su Netflix".