Arezzo, al via tra le polemiche la due giorni dei trapper. Su il sipario sull’Overloud

Dalle 18 via al festival all’Arezzo Fiere e Congressi con Niky Savage e non solo. Musica fino alle prime luci dell’alba.

Niky Savage, si esibirà questa sera ad Arezzo Fiere e Congressi

Niky Savage, si esibirà questa sera ad Arezzo Fiere e Congressi

Arezzo, 29 marzo 2024 – È tutto pronto all’Arezzo Fiere e Congressi per la prima edizione dell’Overloud Festival, l’appuntamento musicale che animerà il fina settimana di Pasqua all’insegna della musica trap, rap e hip hop, organizzato da Ap Tech. "1.200 biglietti venduti? I numeri sono più alti" rispondono dal padiglione mentre sono in corso gli ultimi ritocchi.

Quel che è certo è che stimare una cifra vicina alle 2mila presenze nella due giorni del Centro Affari forse non è un azzardo visto e considerato che l’area dove si svolgeranno i concerti ha una capienza di circa 2500 persone. Si parte questo pomeriggio alle 18 con la prima carrellata di artisti. Tra loro figurano Anna Pepe, rapper di La Spezia che imperversa in radio con il singolo "Vetri neri" e una sua traccia, il remix di Bando, è stata inserita nell’ultimo episodio della serie Fast and Furios con Vin Diesel. Poi salirà sul palco anche Niky Savage, trapper milanese, finito nel mirino della critica per alcuni brani considerati sessisti e violenti.

Spazio quindi a Don Pero, un rapper e songwriter italo-domenicano classe 2000, cresciuto a Ferla in provincia di Siracusa, e a Suspect CB - il nome d’arte di Micheal Anno Obeng, nato nel 2003 a Reggio Emilia e di origini ghanesi - autore con il suo freestyle di un brano in cui cita il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Domani invece il gran finale con Tony Boy, il cui brano "Nostalgia" sta spopolando tra i giovanissimi, quindi Rondodasosa e Artie 5ive, e Diego Lazzari. In entrambe le serate, dall’una alle quattro del mattino spazio all’afterparty. Biglietti come detto ancora disponibili online sia per entrambe le giornate che per il singolo evento (prezzo 30 euro) acquistabili anche sul posto.

Un festival che è una novità per Arezzo, rivolto a ragazzi e ragazze dai 16 anni in su, che è stato al centro tuttavia anche di vari dibattiti per il contenuto dei brani di alcuni protagonisti ritenuti sessisti e non solo. Motivo per il quale la giunta comunale non ha concesso il patrocinio all’iniziativa per via dell’utilizzo di "messaggi violenti, misogini e scurrili e alcuni hanno problemi con la legge". Un no motivato dal vicesindaco Lucia Tanti "perché dare spazio a queste voci non è compatibile con la cultura del rispetto delle persone - delle donne in particolare - e delle regole che è patrimonio primario di questa amministrazione. Istallare panchine rosse, invitare al sano divertimento, combattere la violenza sono pannicelli caldi se poi si dà cittadinanza a eventi così. Valgono più i fatti delle parole, per questo per noi è no".