
I giocatori dell’Arezzo sotto la curva Minghelli dopo la fine della partita: i tifosi hanno comunque applaudito la squadra
È amarissima la notte del Comunale per l’Arezzo che, nonostante il vantaggio del fattore campo e due risultati su tre a disposizione, viene eliminato dalla Vis Pesaro e deve dire addio ai playoff e al sogno serie B. La squadra dell’ex Stellone (una sola vittoria nelle ultime 12 giornate di campionato), si impone di misura nella ripresa ribaltando il pronostico e questa mattina conoscerà l’avversario del primo turno della fase nazionale che uscirà dal sorteggio.
Gli amaranto, invece, possono recriminare per non aver capitalizzato un buon primo tempo dove avrebbero meritato il vantaggio. Nelle pieghe della sfida anche un rigore sbagliato per parte (Di Paola prima e Pattarello dopo). A fine gara cocente delusione per uno stadio intero che credeva di poter proseguire l’avventura playoff. I giocatori si prendono, comunque, l’applauso della curva Minghelli.
Riavvolgendo il nastro della serata, Bucchi aveva confermato lo stesso undici che aveva battuto il Gubbio affidandosi al tridente Pattarello-Ravasio-Tavernelli e alla regia di Guccione. Il canovaccio della gara appare chiaro fin dalle battute iniziali: amaranto a gestire il possesso e Vis Pesaro attenta a non scoprirsi troppo, ma pronta a pungere in ripartenza.
La pressione dell’Arezzo sale con il passare dei minuti e costringe i marchigiani a difendere bassi nella propria metà campo. La mole di gioco produce, però, solo un destro centrale di Ravasio e un sinistro largo di Pattarello. Tra gli ospiti entra Okoro al posto dell’infortunato Lari.
Il fortino della Vis resiste e lo 0-0 all’intervallo è punteggio che sta stretto al cavallino che, di contro, non ha rischiato praticamente niente. Il grosso delle emozioni sono concentrate in avvio di ripresa: al 50’, su una ripartenza marchigiana Guccione frana su Zoia lanciato verso la porta. L’arbitro non ha dubbi e concede il rigore. Dal dischetto Di Paola spreca la chance del vantaggio spendendo il pallone sopra la traversa. Una manciata di minuti più tardi (56’) Grasso è richiamato al Var per una mano galeotta di Bove in area sul colpo di testa di Ravasio. Il direttore di gara, dopo aver rivisto l’azione al monitor, assegna il secondo penalty della serata.
Pattarello, però, emula nell’errore Di Paola calciando a lato. La partita diventa una guerra di nervi e la beffa si materializza al 71’ quando Okoro vince il duello fisico con Gilli e buca Trombini per l’1-0 della Vis. Bucchi inserisce Chierico e Capello ed è proprio quest’ultimo a sfiorare il pari. Il forcing finale non produce la rete che sarebbe servita per la qualificazione e così la stagione del cavallino va, mestamente, in archivio.