REDAZIONE AREZZO

Archivio, le carte in tavola. Epistolario con Michelangelo sotto gli occhi dei visitatori

L’altra faccia del centenario: viaggio tra gli scritti custoditi in città e in mostra all’Archivio di Stato. Marcelli: "Presenteremo un Vasari inedito". L’amicizia con il Buonarroti e le lettere con il Granduca.

Archivio, le carte in tavola. Epistolario con Michelangelo sotto gli occhi dei visitatori

Uno scrigno che disvela il suo tesoro. E mostra per la prima volta al mondo l’epistorialio dell’Archivio Vasari. Lettere e scritti al centro della mostra documentaria alla quale stanno lavorando gli esperti dell’Archivio di Stato, guidati dalla direttrice Ilaria Marcelli, che si appassiona solo a parlare di ciò che i visitatori potranno ammirare in una delle iniziative a raggera che si dipaneranno dalla Galleria d’arte contemporanea, fulcro dell’anno Vasariano. Che si apre a giugno con la Giostra dedicata al maestro del Rinascimento. Lui che dialoga con Michelangelo, ormai anziano, sui lavori da portare a termine, a Roma per il Papa e a Firenze per Cosimo I de’ Medici, ma anche sulla vita e su come ritemprare lo spirito. Michelangelo rivela a Giorgio che serve la montagna e che lui si ritirerà per un periodo sui Monti Sibillini. Un carteggio tra due colleghi ma sopratutto amici e che svela un Vasari inedito. Ed è questo l’obiettivo che Ilaria Marcelli fissa "nella mostra documentaria alla quale stiamo lavorando". L’Archivio di Stato farà la sua parte. "Metteremo in mostra gli originali dell’Archivio Vasari, dal 2018 di proprietà dello Statoe conservato per vincolo pertinenziale al Museo Casa Vasari anche se la sua assegnazione è all’Archivio di Stato con la gestione congiunta con la Sorprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana".

Lo schema? "Noi esporremo un parte dei carteggi di Vasari secondo tre filoni sui quali vogliamo puntare l’accento". Tre filoni per un viaggio nella vita dell’artista che parte dalla storia dell’archivio, poi si concentra su quella della famiglia di Vasari, partendo dalla sua Casa, oggi Museo, che l’artista "costruì e affrescò in maniera particolare", spiega Marcelli. L’altri file rouge della mostra documentaria, gira attorno ai carteggi. Il focus si concentrerà sulla corrispondenza con Michelangelo e su quella con Cosimo I de’ Medici. "Prenderò accordi con l’Archivio di Stato di Firenze per ricevere in prestito alcune lettere che riguardano gli affreschi a Palazzo Vecchio".

Un racconto il linea con il tema dell’Allegoria che caratterizzerà la mostra alla Galleria d’arte contemporanea. "Vasari era un attento organizzatore della sua documentazione, conscio dell’immagine futura che le carte avrebbero tramandato, per questo abbiamo carteggi che vorrei proporre ai visitatori". Così, il viaggio alla scoperta di un Vasari inedito trova nell’Archivio di Stato una tappa essenziale nell’itinerario conoscitivo che coinvolgerà chiese e musei della città, con una proiezione in provincia. Percorso che gli organizzatori dell’anno vasiariano - Fondazione Guido d’Arezzo, Fondazione InTour e Comitato scientifico presieduto dalla professoressa Cristina Acidini e dal professor Carlo Sisi - stanno componendo in vista dell’autunno, quando il taglio del nastro in piazza San Francesco aprirà le porte a un evento unico.

Lucia Bigozzi