All’Istituto Cesalpino si impara il gusto della legalità

Oggi in prefettura si è tenuto l’appuntamento finale del progetto “Broaden your mind”

L'incontro in prefettura

L'incontro in prefettura

Arezzo, 18 maggio 2023 – “Siate esempio di credibilità” insegnava il giudice Livatino.

Un insegnamento che i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria Cesalpino hanno fatto proprio, grazie al progetto “Broaden your mind” svolto durante l'anno. Un progetto che parte da lontano e che ieri ha visto la sua fase finale con l’evento “Manifestazione sulla legalità”, in Prefettura.

L’incontro, a cui erano presenti il prefetto Maddalena De Luca, il questore Maria Luisa Di Lorenzo, il comandante provinciale dei carabinieri Claudio Rubertà, il comandante provinciale della Finanza, Adriano Lo Vito e il comandante della Municipale Aldo Poponcini, è stato moderato dalla capocronista de La Nazione di Firenze, Erika Pontini.

(Foto Falsetti)

A fare da cornice all'evento il gruppo musicale della scuola. “Broaden your mind ha avuto ha tra le varie finalità anche quella di trasmetterci la grandezza e l’esempio di persone come Falcone e Borsellino che hanno lottato e lottano contro le ingiustizie e l’indifferenza” hanno spiegato gli studenti, protagonisti del progetto e della mattinata.

“Vedere” con occhi diversi il mondo che ci circonda. Tra gli obiettivi, del progetto c’era prendere a cuore la vita attraverso un’esperienza di confronto, dialogo e condivisione dando così voce all’altro, imparando ad ascoltare il linguaggio delle emozioni. Vari gli step in cui è stato strutturato il progetto.

Ad ottobre i ragazzi hanno visitato la mostra Carabinieri a Palermo nelle sale della Provincia. L’occasione per incontrare il curatore della mostra che li ha introdotti agli anni delle stragi mafiose attraverso le fotografie dei giornali dell’epoca. “Attraverso fotografie in bianco e nero e carte processuali ci ha raccontato la lotta alla mafia prima del maxiprocesso”.

A gennaio e febbraio gli studenti sono stati poi impegnati in un ciclo di incontri in collaborazione con la squadra mobile. Ieri mattina il comandante del reparto operativo, il tenente colonnello Valerio Gentili ha ripercorso con gli studenti la figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia poco dopo il suo arrivo come superprefetto a Palermo mentre il capo della Mobile, Sergio Leo ha illustrato gli strumenti investigativi utilizzati nella lotta alle mafie e il collega della Finanza, il tenente colonnello Andrea Esposito ha affrontato l'importanza del sequestro dei patrimoni alla criminalità organizzata.

Gli studenti hanno invece ripercorso la figura di un'altra vittima della mafia, il giovane giudice Rosario Livatino: durante l'anno infatti si sono confrontati con Marco Pappalardo, autore del libro "Non chiamatelo ragazzino". “Attraverso il testo abbiamo potuto ripercorrere la storia del giudice ragazzino, appunto, e della sua grande passione per la legalità, il senso della giustizia e la sua grande fede”.

Gli studenti del Cesalpino hanno lavorato alle pagine del libro utilizzando il metodo del caviardage, la poesia nascosta, da cui sono nati mirabili e colorati lavori di poesia. “Oggi purtroppo c’è una grande confusione tra diritti, doveri, opportunità, giustizia, legalità, buonsenso. C’è bisogno di una buona scuola e di buone idee.

C’è tanto bisogno di riscoprire il gusto della legalità”. Nel corso dell'evento sono state ricordate anche le stragi di mafia e il sacrificio dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma anche le autobombe che nel '93 attaccarono Roma, Milano e Firenze. Gli studenti hanno letto la poesia della piccola Nadia Nencioni, uccisa insieme alla famiglia nell'attentato ai Georgofili del 26 maggio 1993. Si intitola Tramonto: e alla bimba vittima della mafia è stato dedicato proprio nel gennaio scorso l'arresto dell'ultimo boss stragista Matteo Messina Denaro.