LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Alcol tra i ragazzini, ombra Fentanyl. Becattini: "Livello di attenzione alto"

Il responsabile del Serd esclude l’arrivo della nuova droga ma non i timori: "Primi shortini già alle medie"

Alcol tra i ragazzini, ombra Fentanyl. Becattini: "Livello di attenzione alto"

Alcol tra i ragazzini, ombra Fentanyl. Becattini: "Livello di attenzione alto"

Lo shortino, uno dietro l’altro. Come un virus che contagia. Una febbre che, ormai, colpisce fasce sempre più larghe di giovani e anche ad Arezzo, segnala una escalation al contrario: si abbassa la soglia di età dei ragazzi che hanno il primo approccio con i superalcolici. Dalla terza media alle superiori, tra i 14 e i 19 anni: è il range cerchiato in rosso dal rapporto dell’Agenzia regionale di sanità (Studio Edit) sugli stili di vita degli adolescenti toscani. Dall’alcol agli stupefacenti, hasish e cocaina, è il crinale sul quale camminano molti giovanissimi, spesso perdendo l’equilibrio e se stessi. L’approdo al Serd è l’àncora di salvataggio, per tornare indietro, riscotruirsi. E da quell’osservatorio, emergono i non detti, le ansie, i timori di un’età di passaggio, amplificati, esplosi dentro lo tsnunami Covid.

Gli effetti lasciano il segno e non se ne vanno. Insieme a un nuovo allarme che in città ha fatto alzare al massimo la soglia di attenzione e il livello dei controlli, sia sul versante sanitario e della prevenzione, sia sul setaccio delle forze dell’ordine impegnate a stendere sulla città e la provincia una rete di protezione dall’orrore che in America ha già fatto migliaia di morti. Si chiama Fentanyl ed è arrivato in Italia. Il caso di Perugia, con dosi di eroina tagliata utilizzando il potente analgesico oppiaceo, è il caso di scuola che innalza l’allerta nei servizi mirati sui luoghi dello spaccio e lungo i canali di approvvigionamento dentro e fuori i confini provinciali. Massima allerta anche tra gli specialisti dell’Asl, con in testa Serd e dipartimento di Analisi. "Il caso di Perugia indica eroina tagliata con Fentanyl. Ad Arezzo al momento non ci sono tracce concrete ma il livello di attenzione è altissimo", spiega Marco Becattini al timone dei Servizi per le Dipendenze che lavora a stretto contatto con "il laboratorio di analisi Asl che sta svolgendo indagini a tappeto per prepararsi a intercettare fenomeni precoci di distribuzione di sostanze tagliate con Fentanyl, oltre al monitoraggio clinico dei singoli casi. Monitoraggio a tutto campo condotto insieme al responsabile del dipartimento Analisi Agostino Ognibene e la dottoressa Diletta Duranti".

Dall’osservatorio Serd "il ricorso alle sostanze d’abuso è parso non solo più diffuso ma anche maggiore nelle quantità. Non si può parlare di un incremento dei casi di dipendenza ma di condotte di sperimentazione disinvolta e in molti casi incurante delle conseguenze", avverte Becattini. Come nel caso di giovanissimi, magari con un fisico ancora in via di sviluppo, che si approcciano ai superalcolici diventando i più vulnerabili agli effetti. La radiografia su fasce di adolescenti aretini evidenzia "l’incremento dei disturbi d’ansia, l’affermazione di stili comportamentali rigidamente improntati alla perfezione o all’omologazione delle condotte, la scelta di condotte di ritiro e di evitamento sociale".

Ragazzi "fragili ma molto esigenti che hanno iniziato ad approcciare le nuove occasioni di socialità, fisica e virtuale, con marcata competizione e pertanto con frequente frustrazione". I casi di baby gang, anche al femminile, sono la punta dell’iceberg e continuano a rappresentare un fenomeno reale: piccoli gruppi di tre-quattro persone che si muovono per uno scopo, non per il piacere di stare insieme, con atteggiamenti che sconfinano nell’aggressività e nella "prova alla quale gli aderenti accettano di sottoporsi".

Ma l’analisi di Becattini si allunga alle famiglie, sempre più disorientate. "Al nostro Servizio arrivano richieste di aiuto di genitori che da mesi, se non anni, condividono con i figli rapporti fugaci, scontrosi, se non apertamente litigiosi che sono precipitati a seguito di cambiamenti del contesto di vita dei ragazzi. I genitori non sanno ricordare i segni premonitori del cambiamento che rappresentano rapidissimo; di contro i ragazzi dicono di aver provato a rappresentare le proprie difficoltà ma che i genitori non li hanno ascoltati e tanto meno capiti nelle loro necessità".