LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Al volante col telefonino. Multe: 500 in dieci mesi. La mappa dei furbetti

Cresce il numero di incidenti: il 30% è causato da distrazione e imprudenza. Il comandante Poponcini: "Fenomeno costante, si guida senza attenzione".

Al volante col telefonino. Multe: 500 in dieci mesi. La mappa dei furbetti

Al volante col telefonino. Multe: 500 in dieci mesi. La mappa dei furbetti

In dodici mesi quattrocentosessantasette e nei primi dieci del 2023 siamo già sul tetto dei cinquecento. Sono i verbali della Polizia Municipale ad altrettanti aretini che al volante, chattano sui social, scattano foto, girano video da postare su Tik Tok. È un fenomeno costante tra il 2022 e l’anno che sta per chiudersi, con una crescita negli ultimi mesi, sufficiente a segnalare che si tratta di un’emergenza. Un fenomeno finito da tempo sotto la lente di ingrandimento del comandante della Municipale Aldo Poponcini che sulla sicurezza alla guida di auto, camion, scooter, bici e perfino monopattini, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione a tappeto, accanto al potenziamento della rete di controlli sulle strade, in centro e alla periferia della città. Tuttavia il quadro mostra un andamento lineare nelle sanzioni che gli agenti rilevano ogni giorno. Un trend "quasi identico nell’arco degli ultimi due anni, denota che il fenomeno sta perdurando, si è come stabilizzato nei comportamenti degli automobilisti", spiega Poponcini che batte il tasto sui fattori più ricorrenti alla base degli incidenti stradali, molti dei quali mortali come confermano i dati Istat in base ai quali in un anno è salito il tasso di mortalità lungo le arterie più pericolose, strada regionale 71 in testa.

Sono ancora i numeri a chiarire il quadro. Su 750 incidenti nei primi dieci mesi dell’anno, il 30 per cento è causato da distrazione o imprudenza, stessa percentuale per il mancato rispetto della segnaletica stradale. La percentuale sale al 40 per cento sul capitolo velocità.

Poponcini misura la febbre al "malato, ogni giorno, percorrendo le strade dove il traffico diventa quasi un muro in certe fasce orarie della giornata. E quello che osserva "live", è un dato costante: "Vedo troppo nervosismo, chi è al volante si comporta in base alle proprie esigenze, per questo non ha una guida attenta e corretta. E basta un niente per manifestare atteggiamenti aggressivi nei confronti degli altri automobilisti".

Il risultato? "Un elevato numero di incidenti", chiosa Poponcini. La via d’uscita è fatta di molte variabili che dovrebbero girare tutte dalla stessa parte per portare frutto.

Se la stretta del governo sull’uso dei telefonini al volante introduce la sospensione della patente, da sola non basta a stroncare il fenomeno: "Accanto all’aspetto repressivo, occorre un aggiornamento periodico dei conducenti e il rispetto delle regole che per prima la famiglia deve trasmettere ai giovani", spiega Poponcini. Lui punta dritto sulla sicurezza e da lì non si muove.