
Adozioni, appello a Meloni: "Nostro figlio ancora in Cina"
"Siamo in attesa di partire per la Cina da 4 anni e mezzo, dove ci aspetta il nostro Simone, un bellissimo bambino di 12 anni che da tempo ci chiama mamma e papà". Inizia così la lettera di Monica Maffei e Francesco Zangrillo, la coppia di genitori adottivi di Cavriglia che rivolge un appello direttamente alla premier Meloni, alla vigilia del suo prossimo viaggio istituzionale in Cina. "Simone non ci ha mai conosciuto direttamente, ma solo attraverso dei video a cui lui ha risposto - racconta Francesco - ci hanno inviato anche dei filmati nei quali vedendoci ci chiamava appunto mamma e papà". I video, inviati con una certa frequenza non hanno però più avuto risposta da più di due anni. "Da 937 giorni non abbiamo notizie di lui, come del resto anche le altre coppie dei loro bimbi. Sino al 9 dicembre 2021 ricevevamo costantemente video, foto e aggiornamenti sulla sua crescita che ci accompagnavano in quella lunga attesa di cui non si vedeva il termine" aggiunge Francesco. Una situazione di stallo, un limbo che, come detto, dura dalla fine del febbraio 2020. "Era tutto pronto per il nostro viaggio in Cina dove saremmo rimasti tre settimane, svolgendo l’iter burocratico previsto. Poi però è scoppiato il Covid, c’è stato il lockdown e da allora siamo in attesa".
Un percorso che si è interrotto davanti ad un muro dove Monica e Francesco hanno trovato la solidarietà di altre cento coppie statunitensi, spagnole, francesi, che come loro aspettano quella chiamata per andare in Cina, adottare quelle bambine e quei bambini conosciuti in video, e tornare quindi a casa. La riapertura post Covid della Cina a gennaio 2023 e la partenza di decine di coppie americane, tre italiane, francesi e spagnole aveva fatto sperare nel lieto fine a breve termine, ma tutto si è nuovamente bloccato e dalla partenza dell’ultima coppia italiana nel dicembre scorso non ci sono state più notizie, da nessuno. "Le ultime comunicazioni sono una lettera di agosto 2023 della Commissione adozioni ed una lettera del Ministro Tajani di novembre per aggiornarci sugli esiti, per la nostra vicenda, del suo incontro di settembre con il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi, lettera però che non conteneva indicazioni precise sulla nostra sorte, delle altre coppie e dei nostri figli - spiega Francesco - Per noi da allora niente, neanche un cenno sulle iniziative eventualmente intraprese dalle nostre autorità per sbloccare e ultimare le nostre adozioni. Le uniche informazioni che abbiamo e che mantengono vive le nostre speranze, provengono dai social, dove le coppie americane in particolare, ci tengono aggiornati sulle iniziative che il loro Dipartimento di Stato intraprende per sollecitare le autorità cinesi".
Questo mese la premier Giorgia Meloni sarà in Cina e a lei i genitori adottivi di Cavriglia lanciano un appello. "Le chiediamo di aiutarci a far sentire la nostra voce disperata e la nostra richiesta d’attenzione per far sì che di noi e delle altre 24 coppie rimaste ancora in attesa se ne parli in Cina tra chi può veramente farci abbracciare i nostri figli".
M.M.