
di Gaia Papi
AREZZO
Ha accoltellato il fratello, lasciandolo in una pozza di sangue. Tentato omicidio, è la grave accusa che pende su un quarantasettenne aretino, Lorenzo Ferrini, arrestato dalla polizia dopo oltre un mese dalla sera in cui è accaduto il fatto; quella sera di fine novembre in cui ha ferito il fratello minore, Matteo.
Ieri, gli uomini della squadra Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Il fatto risale al 23 novembre, quando al 118 arriva la chiamata di due donne che segnalavano sulla E78 (la Due Mari), all’altezza di San Zeno, un uomo a terra, sanguinante. Una pattuglia con gli agenti delle Volanti arriva sul posto.
A terra, lungo una delle tante stradine bianche che attraversano la zona, trovano un uomo ricoperto di sangue e con ferite provocate da un’arma da taglio: è Matteo Ferrini ed è in gravi condizioni.
Viene subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Arezzo. Ma le lesioni riportate sono gravissime e nel corso della stessa serata, i sanitari decidono di trasferirlo al policlinico Le Scotte di Siena. Nel frattempo, gli investigatori della squadra Mobile avviano le indagini per ricostruire i contorni della vicenda, rimettere insieme i tasselli, individuare chi ha accoltellato Matteo Ferrini e perchè. Nelle ore successive, una volta stabilizzato, il ferito viene sentito in ospedale dai poliziotti. Racconta di essere stato aggredito dal fratello maggiore, Lorenzo.
I due uomini, di 47 e 43 anni, erano in macchina insieme, stavano percorrendo la superstrada Due Mari. A un certo punto, tra i due è successo qualcosa, forse una lite, poi degenerata quando Lorenzo ha colpito il fratello e lo ha poi lasciato sul ciglio della strada, allontanandosi. E’ la pista degli investigatori che, tuttavia, stanno ancora lavorando sul movente: Matteo, infatti, non ha ancora voluto raccontarlo. Secondo quanto ricostruito fin qui dalle indagini della polizia, quella sera tra i due fratelli è accaduto qualcosa che all’improvviso, avrebbe provocato la reazione di Lorenzo Ferrini.
Sarebbe stato lui a inchiodare la macchina sull’asfalto con una brusca frenata, poi avrebbe ordinato al fratello di scendere. Una volta fuori dall’abitacolo, lo segue e, una volta raggiunto, lo aggredisce e lo colpisce.
Con un coltello alla mano, sempre secondo la ricostruzione degli investigatori, sferra due fendenti, sotto i quali Matteo cade a terra. Il fratello maggiore lo colpisce ancora, prima al fianco, poi al gluteo. Matteo cerca di difendersi con la mano destra usata quasi come uno scudo. A dirlo sono le gravi lesioni con cui l’uomo è arrivato in ospedale. I colpi incassati sulla mano hanno reso necessario un intervento di chirurgia ricostruttiva per rimetterla in funzione. Gli altri colpi sono profondi, al torace, all’addome, al fianco. Lasciato in fin di vita sul ciglio della strada dal fratello maggiore che se ne va. Due donne che viaggiano su quel tratto di strada notano l’uomo a terra sanguinante e chiamano i soccorsi. Forse proprio il loro intervento gli ha evitato conseguenze peggiori. I sanitari dell 118 lo trasportano d’urgenza in ospedale. Le indagini della Mobile, già nella serata del 23 novembre, sono indirizzate verso il fratello. C’è poi la testimonianza di Matteo Ferrini dal letto del policlinico senese e quella di alcune persone che conoscono i due, entrambi con precedenti anche per aggressione con arma. Sono elementi che si aggiungono alle indagini.
Alla vigilia di Natale il magistato Chiara Pistolesi ha richiesto al gip l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Lorenzo Ferrini per tentato omicidio, aggravato dal rapporto di parentela. Richiesta accolta dal giudice Stefano Cascone. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Arezzo. Entro i prossimi cinque giorni sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia, davanti al gip, in cui darà la sua versione dei fatti, se deciderà di non rimanere in silenzio.