Aboca porta i ricavi a 400 milioni. Crescono fatturato e occupazione. Le nuove scommesse per il futuro

"Per mantenere le nostre produzioni dobbiamo acquisire 100 ettari l’anno" spiegano dall’azienda. Oltre 2mila dipendenti dei quali 300 all’estero, ma il cuore della produzione è nell’Alta valle del Tevere.

Aboca porta i ricavi a 400 milioni. Crescono fatturato e occupazione. Le nuove scommesse per il futuro

Aboca porta i ricavi a 400 milioni. Crescono fatturato e occupazione. Le nuove scommesse per il futuro

di Claudio Roselli

SANSEPOLCRO

Aboca, azienda leader – e non soltanto in Toscana - nei prodotti naturali, che ha la sua sede produttiva in Umbria, lancia i ricavi a 400 milioni di euro. La sua storia ha radici oramai lontane: il 1978 è la data della sua fondazione, il nome scelto ha fatto diventare famosa una piccola frazione di Sansepolcro lungo la strada Marecchiese e 46 anni fa quello dell’agricoltura biologica era un settore praticamente sconosciuto, per cui imboccare una strada del genere era assai più di una scommessa, che però il cavalier Valentino Mercati ha vinto in maniera oltremodo netta. Da sempre, Aboca punta sul benessere che deriva dall’equilibrio uomo-natura: grandi investimenti nella ricerca e un impegno costante anche sul fronte della lotta ai tumori e per la nascita di un prodotto contro la fragilità ossea. La proprietà si è distinta per la ricerca in natura alle risposte per la salute delle persone, controllando ogni passo della filiera, dalla coltivazione biologica, alla ricerca scientifica fino alla produzione, escludendo sempre l’utilizzo di sostanze artificiali. Nascono così i prodotti Aboca: 100% naturali e biodegradabili.

Oggi, il gruppo può contare – come già ricordato su un fatturato complessivo di 400 milioni di euro, 330 dei quali legati ai prodotti con il proprio marchio, mentre il resto - circa 70 milioni – proviene dalla rete di farmacie che sono state acquistate. A inizio dello scorso anno, proprio il cavalier Mercati aveva anticipato per il biennio 2023-2024 una serie di investimenti per oltre 60 milioni di euro nello sviluppo industriale, dopo un 2022 chiuso con un fatturato di 270 milioni, già pari al 37% in più. Se dunque andiamo ad analizzare l’incremento, siamo nell’ordine di un eccezionale 48%. Numeri di assoluto interesse, come quelli che riguardano la sua struttura: 2mila dipendenti, dei quali 300 all’estero e una rete distributiva che copre 16 Paesi. La parte principale della divisione produttiva si trova sul versante umbro dell’Alta Valle del Tevere, a Pistrino di Citerna, ma ancora il suo fondatore ha investito anche sulla valorizzazione di antiche case coloniche, oltre che nell’Aboca Museum e Aboca Experience, a Sansepolcro, negli spazi del palazzo rinascimentale Bourbon-Del Monte, al cui interno sono allestiti i percorsi "Erbe e salute nei secoli".

Peraltro, il museo inaugurato nel 2002 e collocato vicino a quello civico con le opere di Piero della Francesca e alla Casa dell’artista, è divenuto una fra le tappe più ambite dai turisti che si recano in città. Un altro importante investimento è sulla biblioteca Antiqua, una delle collezioni più importanti al mondo con 2500 volumi che raccontano quattro secoli di botanica dal XVI al XIX secolo. Al Sole24 Ore ha detto: "Per mantenere le nostre produzioni dobbiamo acquisire 100 ettari l’anno".