Meningite: cos'è, come si trasmette e perché vaccinarsi

Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive a Cisanello, fa il punto sull'epidemia in Toscana e spiega perché è meglio vaccinarsi e quali sono i rischi di contagio / STABILI I PAZIENTI RICOVERATI A PRATO E LUCCA

Il dottor Francesco Menichetti

Il dottor Francesco Menichetti

Pisa, 15 gennaio 2016 - Trentotto casi nel 2015 (sette dei quali mortali), già cinque dall'inizio del 2016 più il caso di una ragazza di Grosseto che però potrebbe essersi ammalata a Bologna. L'epidemia di meningite in Toscana non si ferma e continua a far paura, ma è decisamente meglio non farsi prendere dal panico e non affidarsi a complottismi e a barriere ideologiche. I consigli, in tema di salute, li devono dare i medici e basta.

Febbre, mal di teste e rigidità del collo sono i classici sintomi della malattia. Come si trasmette? Quanto è sicuro il vaccino? Queste e altre domande le abbiamo rivolte al dottor Francesco Menichetti, responsabile di malattie infettive all'ospedale Cisanello di Pisa.

Dottor Menichetti, qual è il punto sull'epidemia di meningite?

L'epidemia sta continuando, è un'epidemia importante. C'è un caso-Toscana in Italia, perché il numero dei casi documentati fra 2015 e 2016, in particolare per questo ceppo aggressivo, è molto elevato rispetto al totale dei casi italiani e quindi bisogna che la popolazione aderisca con convinzione alla campagna vaccinale. E' l'unico strumento che abbiamo.

Per evitare un panico ingiustificato, può spiegarci come si trasmette la malattia?

La meningite si trasmette attraverso il contatto con una persona che è malata oppure, più frequentemente, portatrice in gola del meningococco, però questo rischio di trasmissione è piuttosto contenuto: ci vuole un contatto prolungato e che avvenga entro un metro di distanza. Non abbiamo documentato nemmeno un caso secondario durante questa epidemia, fortunatamente.

Il vaccino contro la meningite è sicuro? Ci sono effetti collaterali e, se sì, quali?

E' un vaccino polisaccaridico, sicuro, anche nella sua forma quadrivalente adiuvata, che è quella che viene offerta alla popolazione toscana. Effetti collaterali? Direi di no, può esserci una reazione locale, nel punto di iniezione, o un po' di febbre, ma non risultano eventi importanti collegati alla vaccinazione. Direi quindi che si tratta di un vaccino sostanzialmente sicuro e da fare".

Quanto è efficace il vaccino?

Direi fra l'85 e il 90%. Richiede circa quindici giorni per produrre una risposta anticorpale.

Finora non c'è stata una grande risposta dela popolazione.

No, solo 200mila su 900mila aventi diritto si sono vaccinati e non è un grande successo. C'è una drammatica sfiducia generata da una cattiva informazione in materia. Particolarmente inaccettabile è la mancata vaccinazione dei figli da parte dei genitori: li espongono a dei rischi inutili.

E' tardi per vaccinarsi?

In effetti gli eventi dimostrano che siamo in fase avanzata, ma per chi non è protetto vaccinarsi alla svelta è importante.

Sarebbe utile estendere il diritto al vaccino gratuito oltre i 45 anni?

Mi risulta che sia un'ipotesi già allo studio e che già oggi possa essere varata l'estensione agli over 45 in Toscana.