Giornata mondiale consapevolezza dell’autismo: evento all'Arsenale

Il 2 aprile con l’associazione Autismo Onlus e la Stella Maris

Un disegno sulla giornata dell'autismo

Un disegno sulla giornata dell'autismo

Pisa, 1 aprile 2017 - Ogni anno almeno un bambino su 100 nasce affetto da autismo, una patologia molto complessa. Per sensibilizzare l’opinione pubblica domenica 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo. Una occasione che a Pisa sarà celebrata con un evento che si aprirà alle ore 19 presso il Cinema Arsenale.

Il Cineclub Arsenale di Pisa, in collaborazione con l’IRCCS Stella Maris e l’associazione Autismo Pisa Onlus, proietterà il film-documentario “Life Animated” di Roger Ross Williams, vincitore del premio come miglior documentario al Sundance Film Festival e compreso nella cinquina dei migliori documentari candidati all'Oscar 2017.

“Life, Animated” narra la storia di Owen Suskind, affetto da autismo, e di come abbia imparato ad interagire attraverso i film d’animazione della Disney. In questo emozionante documentario, è possibile seguire Owen attraverso i racconti di suo padre, da quando all'età di tre anni smise di parlare fino al giorno del suo diploma. “La domanda – si chiede Ron Suskind, padre di Owen ed autore del libro da cui è stato tratto il documentario – è: un libro come quello che abbiamo scritto e ora un film, ci avrebbero aiutato 15 anni fa, quando a Owen fu diagnosticato l’autismo? Quando avevamo solo paura, eravamo confusi ed era un vero inferno, non sapendo quello a cui stavamo assistendo né cosa fare. Naturalmente la risposta è sì”.

La proiezione del documentario sarà preceduta alle ore 19 da un aperitivo presso il bar del Cinema Arsenale e da una breve presentazione da parte del dottor Fabio Apicella, psicologo del Irccs Stella Maris di Pisa. Al termine del film che inizierà alle ore 20.30, il professor Filippo Muratori dell'Università di Pisa coordinerà un dibattito tra gli spettatori.

Un bambino affetto da autismo è un bambino che, a causa di modalità atipiche con cui si costruiscono le sue connessioni cerebrali, conosce il mondo e comunica con esso in un modo assolutamente peculiare. Ad esempio è molto più attento ai dettagli che alla visione d’insieme, il suo linguaggio è molto letterale, ha difficoltà a capire la grammatica e le metafore, l’interesse per il dialogo è scarso e preferisce fare le cose da solo: insomma vive il mondo, sia quello sociale, fatto di persone, sia quello non sociale fatto di cose, da un suo punto di vista speciale. Anche il suo apparato sensoriale (udito, vista, tatto, olfatto etc.) funziona diversamente, a volte può essere ipersensibile e reagire in modo eccessivo a stimoli di bassa intensità, a volte si mostra iposensibile agli stimoli fino ad apparire sordo o a non sentire il dolore. Queste caratteristiche possono associarsi a capacità intellettive ridotte, ma in un buon 30% dei casi l’intelligenza è vivace ed il linguaggio è fluente. Perciò si preferisce oggi parlare di ‘autismi’ al plurale o di “disturbi dello spettro autistico”.

Gli autismi dunque possono essere molti sia per caratteristiche cliniche che per fattori genetici ed ambientali che sono alla sua origine". La diagnosi precoce è uno dei problemi più sentiti poiché, trattandosi di disturbi che alterano il normale sviluppo del cervello, in particolare della connettività cerebrale, un intervento precoce può limitare la gravità del disturbo. Già tra i 9 e i 15 mesi d’età del bambino è possibile individuare indici di rischio come la mancanza del gesto di indicare, la mancanza di reciprocità nel gioco o la debole risposta quando chiamato per nome. Se è vero che l’autismo diventa più evidente verso il terzo anno di vita, esso è determinato da un processo neurobiologico (che vede implicati fattori genetici e fattori ambientali) che inizia probabilmente sin da quando il bambino è ancora nell’utero materno.

Per questo motivo è nato in Italia il programma NIDA - coordinato dall’ISS e di cui l’IRCCS Stella Maris è partner - che svolge una ricerca su indici precocissimi di autismo attraverso lo studio del pianto e della motricità che sono considerate le primissime modalità di espressione sociale del bambino e allo stesso tempo garantisce controlli periodici per la valutazione dello sviluppo e l'individuazione tempestiva del rischio.