Dopo di noi: dall’Anmic due importanti iniziative per le persone con disabilità

In occasione dei 60 anni dalla fondazione dell’associazione

Annalisa Cecchetti, presidente Anmic

Annalisa Cecchetti, presidente Anmic

Pisa, 22 novembre 2016 - Si terranno nei giorni di venerdì e sabato al Polo Piagge della Università di Pisa due iniziative sul tema del "dopo di noi", tema di estrema attualità per le persone con disabilità su cui l’Anmic ha voluto incentrare la propria attenzione in occasione dei 60 anni dalla fondazione dell’associazione.

L’evento si aprirà nella giornata del 25 con un convegno di carattere nazionale. La scelta della città non è casuale dato che parte attiva nella organizzazione è stata la presidente provinciale di Pisa, l'avvocato Annalisa Cecchetti, già da un anno nominata coordinatore nazionale dell’Ufficio contro le discriminazioni, che avrà il ruolo di moderatore del convegno.

Il dopo di noi, tra politiche pubbliche e strumenti privatistici”: questo è il tema che sarà trattato nel convegno. Un argomento 'caldo' data la recente approvazione della legge 112/2016 che cerca di dare una risposta alle domande che da anni si sollevano dal mondo della disabilità, che fino ad ora si è dovuto affidare alle previsioni del codice civile.

"L’intenzione del legislatore - afferma Anmic -  è quella di disciplinare in maniera specifica ed organica gli strumenti per gestire un aspetto importantissimo della vita sociale: il periodo di vita delle persone disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari. Destinatari delle misure di assistenza, cura e protezione previste sono le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori. Tra gli obiettivi della nuova legge vi è quello di costruire un percorso che inizi quando ancora i genitori o i familiari siano in grado di occuparsi del disabile e che favorisca l’autonomia e l’inclusione dell’invalido di modo che nel momento in cui dovesse rimanere da solo siano già stati predisposti gli strumenti per consentirgli una vita dignitosa. Alla realizzazione delle previsioni legislative parteciperanno anche le Regioni e gli enti locali che dovranno uniformarsi a standard qualitativi che saranno stabiliti dal Ministero del Lavoro, in accordo con Ministero Economia e Finanze e Ministero della Salute. Gli interventi si orienteranno si progetti di residenzialità diretti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare o di co-housing, che possono comprendere il pagamento degli oneri di acquisto, interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra familiare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza, programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, etc.

Tutto questo, combinato con gli strumenti già previsti dal codice civile, sarà sufficiente per garantire uno stile di vita dignitoso per gli invalidi che non potranno più contare sul supporto dei familiari? Dare una risposta a questa fondamentale domanda sarà il filo conduttore del convegno del 25.

A dare il loro contributo ci saranno personalità di altissimo profilo facenti parte sia delle istituzioni, come l’onorevole Franca Biondelli, wottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la dr.ssa Eleonora Polidori, Giudice Tutelare di Tribunale di Pisa, sia del mondo accademico, i professori Claudio Cecchella e Alfredo Fioritto dell’Università di Pisa,  Andrea Blasini e i professori Emanuele Rossi e Paolo Carrozza della Scuola Sant’Anna di Pisa. Alla discussione interverrà anche il notaio Daniele Mauritano che si occuperà di una delle questioni più spinose introdotte dalla nuova legge: il trust per la tutela dei disabili.

Concluderà i lavori il presidente nazionale dell’Anmic, Nazaro Pagano, il quale da profondo conoscitore della realtà del mondo dei disabili realizzerà una sintesi di tutti gli interventi formulando proposte di sviluppo e miglioramento della legge.

“Questo convegno di carattere nazionale - afferma l’avvocato Annalisa Cecchetti -costituisce una grande opportunità per contribuire a migliorare una legge che per poter funzionare necessita di aggiustamenti e specificazioni. Il rischio è che gli strumenti previsti si trasformino nei fatti in qualcosa di difficilmente accessibile o gestibile dai disabili e dalle istituzioni. Stiamo lavorando come sempre nell’interesse dei disabili e delle famiglie che li sostengono ed è importante per la città che proprio da Pisa partano proposte elaborate da personalità di altissimo livello che sicuramente avranno un peso nel percorso di attuazione a livello nazionale”.

Il convegno sarà seguito nella mattinata del 26 novembre da un secondo appuntamento: il presidente dell’Anmic Nazaro Pagano accompagnato dai membri del Direttivo nazionale e della Fondazione "Dopo di Noi a Pisa", visiterà la nuovissima struttura in località San Cataldo nata per accogliere le persone disabili che non potranno più contare sul sostegno dei propri familiari, e che si articolerà all’interno di due strutture residenziali, una casa famiglia e tre centri diurni, giungendo ad ospitare fino a 100 disabili ogni giorno con interventi di varia natura. Al termine della visita vi sarà un breve confronto sul tema che si concluderà con la consegna al Presidente della Fondazione Pisa, Claudio Pugelli, e della Fondazione Dopo di Noi a Pisa, Dr. Francesco Gambini, di un riconoscimento per l’impegno e la dedizione profusi nella realizzazione di questa nuova realtà.

“Ci sembrava importante e doveroso  - dichiara l’avvocato Cecchetti - concludere questa importante due giorni in un luogo proiettato verso il futuro e che costituisce la prima grande applicazione nella città di Pisa non solo dei principi che fondano la nuova legge, ma dei valori che sono alla base del nostro lavoro quotidiano: solidarietà, accoglienza e inclusione”.

L’evento è importante e di grande interesse per tutti. Vi sono ancora pochi posti disponibili per accedere al Convegno, pertanto l’Anmic invita tutti coloro fossero interessati a partecipare a contattare gli uffici della sede Provinciale di Pisa al tel 050/9711533 o alla mail [email protected]. Il personale degli uffici sarà comunque sempre a disposizione di tutta la cittadinanza per fornire informazioni e chiarimenti riguardo le tematiche oggetto del Convegno e il mondo della disabilità in generale.