Doccia fredda di Britaly sul Pisa. Dana: "Basta essere presi in giro"

La famiglia Petroni con una email al sindaco e Abodi cambia di nuovo posizione

Fabio Petroni, presidente del Pisa

Fabio Petroni, presidente del Pisa

Pisa, 25 agosto 2016 - "Abbiamo ricevuto alle 16 di oggi una comunicazione di Equitativa, in cui Lei è in copia, che indica condizioni ben diverse rispetto a quelle del Suo intervento sopra richiamato". Ennesima inversione di rotta da parte di Britaly Post che con queste parole indirizzate in una email inviata al sindaco Marco Filippeschi e al presidente della Lega B, Andrea Abodi, rimette in discussione la conclusione della trattativa con il fondo di investimenti Equitativa Group. L'ennesimo repentino cambiamento quando nel primo pomeriggio il Fondo rappresentato da Pablo Dana aveva confermato la disponibilità a chiudere l'operazione alla cifra economica proposta da Britaly (6,380 milioni di euro più la liberatoria di 120mila euro da parte del direttore generale Fabrizio Lucchesi). L'unica richiesta fatta da Dana era quella di portare al 21 (dal 12) settembre il termine per compiere la due diligence. Uno spiraglio che aveva indotto tutti quanti a pensare che in serata ci potesse essere la firma di un preliminare e il ritorno sulla panchina nerazzurra di Rino Gattuso (peraltro come condizione posta dalla stessa Britaly Post in mattinata). Invece ecco la doccia gelata della nuova email, appunto  indirizzata al sindaco e al presidente della Lega B, ma non ai rappresentanti del Fondo d'investimento. E l'ennesimo tentativo di scaricare sugli altri le proprie responsabilità. 

Ma che succede realmente? E' chiaro che la liberatoria dei 120mila euro e la settimana in meno ("il passaggio delle quote da formalizzzare entro e non oltre il 12 settembre") c ostituiscono un pretesto per non consentire davvero al fondo di Dubai di svolgere un'adeguata verifica sugli asset della società nerazzurra. Motivo per cui, poco fa, da Dubai, il banchiere Pablo Dana ha chiaramente detto che la trattativa "per noi finisce qui. Ci sentiamo presi in giro e oltre non andiamo".  Una vera e propria doccia fredda per il popolo nerazzurro, ma anche per i giocatori e la città di Pisa. Il sindaco Marco Filippeschi ha già avuto un colloquio con il presidente Abodi per capire se ci sia un ultimo possibile pertugio. Ma la situazione in questo momento sta precipitando oltre modo mettendo a rischio l'inizio del campionato. Anche perché i giocatori sono stati completamente abbandonati e nel pomeriggio per4 il terzo giorno consecutivo si sono trovati ad allenarsi da soli senza nessun componente dello staff tecnico. E' evidente che il caso Pisa non è più solo e soltanto un caso locale, ma nazionale. E la Lega non può che intervenire.