Sparatoria, giovane restauratore in fin di vita, arrestato un coetaneo

Terrore a San Piero a Ponti: un ragazzo entra al circolo Arci e colpisce alla testa un 24enne. Caccia all'uomo

L'esterno del circolo (Germogli)

L'esterno del circolo (Germogli)

Campi Bisenzio (Firenze), 12 marzo 2016 - Una scena del genere è immaginabile solo nei film. Ma non in un circolo ricreativo dove in tanti, giovani e meno giovani, stavano chiacchierando e guardando il calcio in tv. Eppure un ragazzo di 24 anni, Francesco Collini, restauratore di Campi Bisenzio, è stato dichiarato clinicamente morto dopo che un altro ragazzo è entrato nel circolo e gli ha sparato due colpi a bruciapelo alla testa. Una persona, il presunto aggressore, è stato individuato e arrestato a casa dei genitori, dove si era rifugiato. Si tratta di un 23enne, Leonardo Viggiano.

Si sarebbe trattato di un raid fulmineo, con l'aggressore che è entrato, ha sparato ed è fuggito. Avrebbe colpito il coetaneo alla schiena e alla testa. La vittima del raid stava cenando con gli amici. Terrore negli occhi di chi ha assistito alla scena. Attimi che hanno lasciato sotto choc gli avventori del circolo Arci La Fratellanza di San Piero a Ponti. Francesco Collini è stato immediatamente soccorso. Dal circolo è partito l'allarme al 118. Sono iniziate le prime manovre rianimatorie, anche se le condizioni sono apparse subito disperate.

Collini è stato infatti raggiunto da colpi alla testa. E c'è stata la corsa disperata all'ospedale di Careggi. Mentre i carabinieri hanno immediatamente iniziato le ricerche del giovane che aveva sparato. Si tratterebbe di un operaio della zona che avrebbe avuto vecchi rancori con Collini. Ma mai nessuno avrebbe potuto pensare a questa esplosione di violenza.

Francesco sorride dal suo profilo Facebook. Una vita fatta di lavoro e di tanti amici, con cui condivideva feste e vacanze. Amici che adesso sono piombati nella disperazione più cupa, insieme alla famiglia del ragazzo. Il giovane è stato operato nella notte. Un doppio intervento chirurgico alla testa per cercare di salvargli la vita. Una prima operazione c'è stata subito dopo il ricovero. Un'altra si è resa necessaria stamani. Un lungo lavoro dei neurochirurghi. Adesso Francesco Collini lotta in un letto di ospedale. Mentre in caserma i carabinieri interrogano il presunto aggressore. 

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