Firenze, compare la parola ‘razza’ nel referto Asl ed è polemica, "La togliamo subito"

A insorgere in consiglio regionale è la Lega

Ospedale

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Firenze, 1 febbraio 2018 - Sesso maschile, età 66 anni, altezza 1,88 metri, peso 98 kg. Razza: caucasica. Sono i dati di un referto della Asl 10 di Firenze, consegnato il 17 gennaio a un paziente che si era sottoposto ad alcuni esami sulla funzionalità polmonare.

Difficile non restare perplessi, visto che la divisione del genere umano in razze (caucasica o bianca, americana o rossa, malese o olivastra, mongola o gialla, africana o nera) risale al ’700, alla classificazione di Johann Friedrich Blumenbach, oggi generalmente considerata superata. Da tempo, la comunità scientifica respinge il concetto di razza e parla semplicemente di Homo Sapiens, con le varie suddivisioni in etnie o gruppi etnici.

La questione del referto non è ovviamente sfuggita alla Lega Nord Toscana, visto anche che in questi giorni Attilio Fontana, candidato leghista alla Regione Lombardia, è finito al centro delle polemiche per aver parlato di «razza bianca» e averla definita a rischio.

Così, il consigliere leghista Jacopo Alberti ha portato il referto in aula, durante il consiglio regionale toscano. «Fontana ha sbagliato e si è scusato – ha detto Alberti in aula – ma se le razze umane non esistono, come hanno sostenuto in questi giorni non solo tanti esponenti politici di centrosinistra ma anche moltissimi scienziati, come mai in un referto della Asl 10 troviamo ‘razza caucasica’? La razza caucasica è la razza bianca e se il concetto è sbagliato non può stare in un referto».

Alla notizia, in tanti negli uffici dell’Asl sono sobbalzati sulla sedia. Anche se una spiegazione sembra esserci. «Si tratta di esami relativi alle capacità polmonari – spiega l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi – e, da quello che mi spiegano i medici, i parametri spirometrici cambiano da una zona all’altra del mondo. Un europeo non ha, per esempio, le stesse capacità respiratorie di chi vive sulle Ande e questo deve essere considerato».

Il ragionamento non fa una piega, ma resta il problema legato al concetto di razza. «È vero – ammette l’assessore – è un termine bruttissimo, anche se ovviamente viene usato nei referti senza alcuna accezione razzista o discriminatoria. In ogni caso ci mobiliteremo subito perché sia tolto e sostituito con un termine più adatto, se i programmi dei macchinari lo consentono».

E intanto proprio la Lega annuncia una mozione in questo senso. «Chiederemo alla Regione di essere coerente – conclude Alberti – se le razze non esistono non possono stare nei referti».

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