
Capitaneria di porto (foto di repertorio)
Viareggio, 2 febbraio 2019 - Sarà fatta opposizione sia al decreto ingiuntivo sia al sequestro dello yacht di 30 metri. Il cantiere navale di Fano si prepara a dare battaglia legale alla Yacht Pride società di verniciature navali con sede a Viareggio che proprio nei confronti del cantiere fanese aveva svolto dei lavori per la verniciatura del Cadet V, posto sotto sequestro dalla capitaneria di Porto su disposizione del Tribunale di Pesaro. L’azienda viareggina tutelata dall’avvocato Tommaso Bertuccelli lamenta di vantare un credito di circa 250 mila euro per i lavori fatti a bordo dell’imbarcazione, circostanza invece negata e contestata dal cantiere Dominator che a sua volta ha affidato il contenzioso a un legale per far valere i propri diritti.
Il cantiere Dominator pertanto sostiene «che la società Yacht Pride è stata totalmente remunerata per l’operato prestato ed è già stata presentata opposizione al decreto ingiuntivo concesso dal Tribunale di Lucca – inaudita altera parte, cioè senza peraltro ascoltare minimamente le ragioni del cantiere Dominator – laddove la società viareggina ha omesso di precisare al giudicante l’esistenza di diversi accordi intercorsi tra le parti, di un pagamento eseguito ma taciuto al giudice, dei vizi lamentati dalla Dominator alla Yacht Pride (sottolineati da surveyor di fama internazionale) e della mancata presentazione – su richiesta del Cantiere Dominator – dei dettagli circostanziati dell’opera prestata rispetto a quanto sproporzionalmente e illegittimamente reclamato».
La società di Fano si è pertanto rivolta all’avvocato Marco Paggini dello Studio Vaudo Paggini & C. di Livorno, esperto di diritto della navigazione in Italia, il quale ha in carico il caso per conto della Dominator e «che – proseguono i vertici aziendali – ha già presentato formale opposizione al decreto ingiuntivo con tutta la documentazione a supporto delle nostre ragioni davanti al Giudice di Lucca per dimostrare la nostra posizione in modo circostanziato e soprattutto nel contraddittorio delle parti. Il nostro legale ha inoltre richiesto la sospensione dell’esecuzione concessa in mancanza di un contraddittorio tra le parti e soprattutto omettendo di presentare tutta la necessaria documentazione al giudice di Lucca Giulio Giuntoli. Quanto poi alla posizione relativa al sequestro su Pesaro della nave da diporto Cadet V, il nostro legale valuterà le carte stante l’evidente illegittimità della richiesta misura cautelare, anch’essa oggetto di debita contestazione, atteso che il bene è di proprietà di un soggetto terzo». Paolo Di Grazia