
di Francesca Navari
C’è perfino la lista d’attesa per prendere in affitto una casa in Versilia per l’estate. Il covid detta legge anche per le prossime vacanze, con una virata di prenotazioni per ville in collina o appartamenti fronte mare che possano garantire minor promiscuità del tradizionale alloggio in hotel. Una tendenza che sta facendo galoppare le agenzie immobiliari, alle prese con le richieste più disparate e con un’offerta che non riesce a tener testa alla domanda.
A Forte dei Marmi i migliori immobili sono già tutti piazzati, anche in conseguenza alla lungimiranza di tanti imprenditori del nord che dallo scorso settembre hanno già stipulato contratti di un anno per essere sicuri di avere la miglior scelta in un momento in cui il distanziamento favorisce cene in villa e serate in giardino assieme alla famiglia. Tanta richiesta anche per la zona di Focette: qui la limitata presenza di abitazioni rende impossibile accontentare tutti. In questo boom beneficia anche Viareggio che quest’anno strizza l’occhio anche alla clientela straniera rimasta fuori dalle locazioni fortemarmine. A guadagnarne anche Massarosa con ville che sono state ristrutturate in tutta fretta per poterle mettere a frutto. I prezzi ovviamente hanno risentito in positivo di questa caccia all’alloggio: una stagione in villa al Forte può toccare i 50mila euro, mentre Lido di Camaiore e Viareggio già si preparano ad adattarsi anche a affitti settimanali (in passato sgraditi) che, per un immobile ben collocato e con capienza di posti letto, arrivano a 1.800 euro nel clou della stagione. Restano le richieste mensili, con agosto che può toccare i 7mila euro a Viareggio e i 5mila al Lido per case di almeno 100 metri quadrati davanti alla spiaggia.
Il ’sistema vacanza’ viene completamente rivoluzionato in pieno periodo covid: sempre gettonati i portali di prenotazione, anche se chi cerca casa richiede maggiori garanzie e, spesso, opta per un contatto diretto e un interlocutore che possa essere garante della qualità dell’immobile scelto. Più lavoro per agenzie immobiliari e il proliferare di veri e propri gestori di case vacanza che – chiavi in mano – seguono contatti mail, accoglienza, cambio lenzuola, pulizie e servizio vicino all’hotellerie (dai bon bon alla bottiglia di prosecco di benvenuto al momento dell’arrivo) oltre, spesso – quelli più attrezzati – a pensare anche a riparazioni e piccole manutenzioni, sollevando del tutto il proprietario di casa da ogni pensiero. Un servizio all inclusive (a volte affiancato anche con proposte di itinerari) con percentuali da capogiro: un gestore di case in affitto può trattenere dal 30 al 40% dell’affitto, oltre a richiedere spese extra per servizio fotografico e campagna ’promo’ su siti e social.
In un’estate di grandi timori che ancora aleggiano sul fronte contagi, la professionalità e il rigore sono d’obbligo. E se a Viareggio dare ai bagnanti la casa con i mobili della nonna ha garantito per decenni la sopravvivenza di intere famiglie (anche la vippaiola Forte dei Marmi è nata con questa logica, poi intuendo prima del tempo la necessità di adeguarsi alle necessità dei ’paperoni’), oggi la situazione cambia, eccome.
Scordatevi infatti di presentare casette con brandine, divani rimediati, mobili old style e ventilatori sistemati alla meno peggio, contando magari sul vantaggio di una posizione fronte mare. I prezzi lievitano, ma pure le pretese: indispensabili infatti aria condizionata, wi-fi e balconi (oppure un giardino). E i nuovi protocolli impongono un’attenzione sempre più forte sulla sanificazione, meglio se certificata da lenzuola appena ritirate con ancora attaccato il cartellino della lavanderia e gel igienizzante distribuito in tutte le stanze. Proprio per ottimizzare i cambi e le procedure di pulizia capillare dei locali, a differenza del passato sono richiesti pochissimi complementi di arredo e limitato al massimo l’uso di tovaglie o teli a copertura dei divani.