
C’è chi accarezza l’idea di poter garantire ai propri clienti d’albergo la spiaggia privata. L’imprenditore Salvatore Madonna, titolare dei 5 stelle Byron a Forte dei Marmi e Plaza De Russie a Viareggio, si dichiara interessato all’opportunità rappresentata dalla messa all’asta degli stabilimenti balneari. "Sicuramente sarà un’occasione – precisa deciso Madonna – poi ovviamente dovranno essere chiarite le modalità per concorrere. I miei clienti vanno al mare e nell’ottica di un servizio accessorio alberghiero è ovvio che la questione riveste per me un notevole interesse, sia per la struttura di Viareggio che per Forte dei Marmi. Fino ad oggi ha funzionato la sinergia di convenzioni con i balneari, ma la mancanza di una spiaggia annessa all’albergo è una situazione a cui dovremo trovare rimedio. Però ripeto: saranno fondamentali le condizioni di partecipazione alle aste. Perchè l’investimento deve essere in sicurezza".
Di diverso avviso Francesco Becciani, patron dell’Hotel Esplanade, che confida in una normativa in ’salvataggio’ degli stabilimenti balneari e invoca allo stesso tempo la necessità di tenere aperte le strutture tutto l’anno per integrare l’offerta alberghiera. "Anche prima che si esprimesse il Consiglio di Stato – premette – ho sempre sostenuto l’importanza che hotel e bagni dovessero avere diverse proprietà ed esperienze specifiche da mettere in campo. Detto questo, un cambio di mentalità e di normative è quanto mai urgente. Non è ammissibile vedere che il 2 settembre comincia lo smontaggio degli ombrelloni, in questo modo perdiamo tutti grandi occasioni. Il clima in Versilia è particolarmente favorevole e anche nelle giornate invernali possiamo avere clientela straniera, penso a norvegesi e canadesi, interessata a soggiornare da noi. Si è visto quest’anno con un ottobre soleggiato che ha calamitato un’incredibile numero di presenze, a fronte di un risicato riscontro di stabilimenti pronti ad accogliere la richiesta di una sosta al mare. La collaborazione tra hotel e bagni funziona da anni: l’Esplanade prenota stagionalmente punti ombra in diversi stabilimenti per garantire il relax in spiaggia ai propri clienti che altrimenti non troverebbero posto ad agosto. Ma si può fare molto di più – insiste Becciani – visto che tutti noi operatori turistici vendiamo servizi che sono collegati ad altri servizi. Ecco perchè auspico l’apertura dei bagni 365 giorni l’anno: questo non solo renderebbe più ricco il pacchetto di offerte degli alberghi ma creerebbe un giro per ristoranti, bar e negozi. Oppure potrebbero esser trovate forme per destagionalizzare con minor sforzo, ad esempio permettendo agli hotel di accedere al passo a mare e utilizzare la piscina. Sono tutte ipotesi orientate a rilanciare il turismo e a far venire i grandi numeri anche lontano dalla canonica stagione estiva. Perchè non bisogna dimenticare – conclude l’amministratore dell’hotel Esplanade – che la spiaggia aperta sicuramente favorisce non solo il pernottamento nelle strutture, ma può convincere i proprietari di seconde case, che spesso sono toscani e riescono a raggiungere la Versilia in poco più di un’ora di macchina, a tornare anche nei fine settimana invernali".
Il Grand Hotel Royal nei prossimi anni metterà in atto un progressivo piano di potenziamento degli standard e investimenti sulla struttura. Per cui l’ipotesi di acquisto di una spiaggia non è neppure contemplata. "Negli ultimi venti anni abbiamo avuto più di una opportunità di rilevare stabilimenti – confida il direttore Marino Patruno – ma la priorità è sempre stata di investire nell’albergo. La proprietà è nel settore hotellerie da cinque generazioni e non è mai stata interessata a trasformarsi in realtà balneare. Piuttosto ogni anno punta a potenziare gli standard del Royal".
Francesca Navari