L’esposto presentato contro la musica dal vivo al Fanatiko, in Passeggiata, ha riaperto un tema vecchio e sviscerato fino all’esaurimento. Eventi: sì o no? Una risposta chiara, purtroppo, non c’è. Piuttosto, dipende da quel che i turisti si aspettano da una località come Viareggio e, per converso, dai target che Viareggio e la Versilia puntano ad attrarre con la loro offerta. Ne parliamo con la presidente di FederAlberghi Viareggio Sandra Lupori, che trattando quotidianamente con i vacanzieri – italiani e stranieri – ha il polso della situazione.
Lupori, si è riaperto il problema della musica dal vivo e, più in generale, degli eventi.
"Sinceramente, da colleghi e direttori di strutture alberghiere in Passeggiata non mi sono arrivate lamentele. O comunque, non mi hanno riportato lamentele da parte dei clienti per la questione specifica del Fanatiko. Anzi, c’è sempre stata collaborazione con il titolare, descritto come una persona sempre rispettosa degli orari".
Lei che idea si è fatta della vicenda?
"Ci sta che ci sia un cliente che non gradisce la musica. Io però ci tengo a sottolineare che siamo una località turistica: i turisti sono di tutti i tipi, ci sono quelli che vogliono confusione fino all’eccesso, quelli che vogliono silenzio fino all’eccesso, e tutte le vie di mezzo del caso. Un po’ di movimento ci deve essere; chi vuole il silenzio alle nove di sera è bene che vada nel paesello sulle Dolomiti e troverà quel che cerca. Quindi ben vengano i locali che danno un po’ di vita, un po’ di musica e che garantiscano accoglienza a chi vuole passare una serata in Passeggiata".
Ma qual è la percezione che i turisti hanno di Viareggio?
"Che noi siamo impostati in maniera diversa rispetto ad altre località, come Rimini, non è una novità del 2023. Se ne parla da una vita. Loro hanno tutto quel che può richiamare una clientela giovane: discoteche, acquapark e tutte le attrazioni che noi non abbiamo. La riflessione, semmai, è un’altra: che quest’anno siamo usciti dal problema del Covìd, che non permetteva di andare all’estero e che aveva portato alla riscoperta della Versilia da parte di fasce di utenza che generalmente si spostavano verso altre mète. Senza le restrizioni, la clientela giovane è tornata a calcare altre destinazioni. Quindi, che si fa? Lavoriamo solo per una clientela di età avanzata?".
Non siamo attrattivi, dunque?
"Parlando come presidente degli albergatori, faccio notare che la fascia d’età dai 20 ai 35 anni, che era stata molto presente nel 2020, per quanto la stagione fosse durata due mesi, e poi nel ’21 e nel ’22, quest’anno è tornata in percentuali risibili. Questo deve lanciare un messaggio anche in relazione alla polemica sulla musica: se alle nove dobbiamo essere tutti a letto, i giovani qui non vengono".
DanMan