Viareggio abbraccia un progetto antirazzista

Siamo una delle sette città prescelte della piattaforma Itaca che prevede una cooperazione fra diversi enti e scambi internazionali

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Viareggio entra a far parte del progetto Itaca, italian Cities Against Discrimination, volto a promuovere pratiche antidiscriminatorie e tutelare le vittime di discriminazioni etniche, razziali, di religione o di genere. Il progetto ITACA – ITAlian Cities Against discrimination (Città italiane contro la discriminazione) nasce dalla più ampia esperienza della “Rete italiana Città del Dialogo” della quale, da gennaio 2019, ICEI è coordinatore tecnico. Il bando, emesso a novembre scorso, si è chiuso nelle scorse settimane e Viareggio è una delle sette città prescelte. "Per Viareggio – commenta la vicesindaca Federica Maineri -, è una grande opportunità di scambio e di crescita: porteremo le nostre professionalità ma soprattutto avremo la possibilità di formare i nostri operatori all’interno di esperienze internazionali".

Le attività previste dal progetto, che vede come capofila i Comuni di Reggio Emilia e Modena, si svolgeranno fino a ottobre 2022 e possono essere raggruppate in tre macro-aree. Una prima area caratterizzata dal rafforzamento delle capacità e degli strumenti in possesso delle città per combattere le pratiche discriminatorie. Questa area si articola in varie attività come: mappatura delle pratiche discriminatorie presenti all’interno delle città, sessioni formative per lo staff dei comuni in materia di discriminazioni, legislazione nazionale ed internazionale e così via.

A queste attività, da svolgersi all’interno del comune, si aggiungono iniziative che prevedono una cooperazione fra diverse amministrazioni comunali: scambio di buone pratiche a livello nazionale ed europeo, visita studio di una città europea per condividere esperienze al di fuori del contesto italiano. La seconda area si concentra sul rafforzamento della cooperazione fra pubblico e privato. Per ottenere ciò si organizzeranno vari workshop formativi, uno per ogni città su discriminazione e advocacy rivolti alle organizzazione della società civile.

L’ultima area si basa sulla diffusione e condivisione dell’iniziativa a livello europeo; a questo scopo verrà organizzato un evento nazionale di diffusione e advocacy per le città della “Rete delle Città del Dialogo” oltre alla partecipazione ad eventi europei di condivisione di esperienze e formazione. Il progetto si compirà, infine, con un seminario conclusivo a Bruxelles alla presenza della Commissione Europea.