Versilia: 'Seven Apples', respinto nuovo ricorso dei gestori

Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato dà ragione al Comune e respinge il ricorso dei gestori. Già avviato l’iter per ottenere la nuova licenza

I sigilli posti dalla polizia municipale al Seven Apples la mattina del 18 luglio 2020

I sigilli posti dalla polizia municipale al Seven Apples la mattina del 18 luglio 2020

Pietrasanta, 13 aprile 2022 - Il “Seven Apples“ per riaprire le porte al pubblico dovrà ripartire da zero. E’ l’effetto della sentenza rimbalzata da Roma a Pietrasanta, con il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso dei gestori della storica discoteca di Motrone, confermando quindi la sentenza con cui il Tar aveva detto “no“ al primo ricorso con cui la società aveva chiesto l’annullamento della revoca della licenza. Significa, in parole povere, che allo stato attuale il Seven può ripartire solo presentando una nuova licenza. I gestori si sono già mossi e hanno chiesto il sopralluogo della commissione di vigilanza in modo da dimostrare di avere tutti i requisiti oggettivi e soggettivi necessari per riaprire i battenti.

La sentenza risale alla fine di genaio ma le motivazioni sono state depositate solo pochi giorni fa, con il collegio giudicante, presieduto dal magistrato Francesco Caringella, che ha accolto le tesi difensive del Comune, difeso dall’avvocato Marco Orzalesi. Si tratta dell’epilogo di una battaglia giudiziaria cominciata il 18 luglio 2020, quando la polizia municipale sequestrò il locale, che a giugno spegnerà la bellezza di 51 candeline, dopo una precedente ordinanza di sospensione della licenza in quanto non fu comunicato il subentro del nuovo rappresentante legale. Due mesi più tardi, a settembre, il Comune aveva revocato la licenza a causa di una serie di irregolarità di natura urbanistica e legate alla capienza.

Immediato il contrattacco dei gestori, difesi dagli avvocati Giuseppe Morbidelli e Roberto Righi, a suon di ricorsi. Il primo, presentato al Tar, fu respinto nel maggio 2021 dopo che il giudice accolse le tesi difensive del Comune. La sentenza venne impugnata davanti al Consiglio di Stato dai gestori del locale, i quali a luglio, in prima battuta, chiesero e ottennero la sospensione immediata degli effetti della sentenza del Tar, sottolineando il rischio di subire una grossa perdita economica. Ma l’udienza finale dello scorso gennaio ha invece confermato la legittimità della sentenza del Tar, respingendo il ricorso e costringendo i gestori a rifare tutto daccapo sul fronte delle autorizzazioni. Toccherà pertanto alla commissione di vigilanza verificare la regolarità del locale in chiave sicurezza e in base ad altri parametri. Per il Comune è uno dei tanti provvedimenti favorevoli sentenziati dall’inizio dell’anno, vedi i processi vinti contro la “Sacaim“ per il pontile di Tonfano e contro la società “ll Sole“ per il Comparto 51.