
Usi civici, il sindaco ribatte "Racconterò in consiglio i gravi errori del passato"
"Complimenti al Pd che annuncia di voler contattare la Regione per far fallire qualsiasi possibile intesa con Henraux per chiudere la vicenda Usi civici". Il sindaco Lorenzo Alessandrini ribatte al capogruppo Giacomo Genovesi che ha sollevato perplessità sulla proposta di accordo transattivo inoltrata alla società sull’annoso contenzioso. E mentre un ennesimo rinvio per la sentenza è stato deciso dal Giudice degli Usi Civici di Roma per il 5 marzo 2024, il primo cittadino al prossimo consiglio comunale porterà una relazione "sui gravi errori" delle precedenti amministrazioni. "Ascolto sempre Genovesi con molta pazienza – dice Alessandrini – ogni volta che affronta un argomento lo fa in modo poco documentato, e finisce per produrre inesattezze, e per di più in modo aggressivo. Io non mi sostituisco a nessuno ma seguo la legge, come del resto fa anche la Regione. Il comune fa quel che deve e la giunta, in particolare, sta seguendo una disposizione del consiglio comunale. L’amministrazione sta agendo anche con molta prudenza chiedendo opportuni rinvii al giudice e documentandosi minuziosamente, soprattutto rispetto agli errori compiuti nel passato dalle amministrazioni che si sono succedute, che sono tanti e gravi. E ogni passaggio avviene via pec e per atti amministrativi, in modo trasparente. Quindi proprio il contrario dei colpi di mano di cui straparla Genovesi. Al contrario, è lui che chiede a questo e quel politico del Pd di contattare gli assessori regionali per poter ingranare il procedimento e far fallire la conciliazione. Quando in consiglio racconterò la sua storia e quella della sua giunta, ci sarà da ridere (o forse da piangere). Seguendo lui e la sua giunta, sempre che si fosse giunti a conciliare, saremmo usciti con 80mila euro in tasca, una vecchia scuola da ristrutturare che costava cinque o sei volte tanto, e in più le frazioni montane in guerra fra loro e una esperienza gestionale di pochi terreni che ha lasciato decine di migliaia di euro di debiti. Ecco il bel risultato delle amministrazioni passate, compresa quella del Genovesi. Noi speriamo invece –chiude – in una nuova pace sociale fra il Comune e la sua più grande e storica azienda, di rilancio dell’economia e della cultura del territorio, e di diversi milioni di euro da destinare alla nostra gente in opere e servizi, specie in montagna".
Francesca Navari