REDAZIONE VIAREGGIO

'Un tuffo tra i coriandoli' è la canzone ufficiale del Carnevale

Lorenzo Ghiselli, con Ciaramitaro e Del Carlo, centra il bis. E' un successo il Festival di Burlamacco

Lorenzo Ghiselli, vincitore del Festival di Burlamacco

Viareggio, 4 febbraio 2018 - Quali sono gli ingredienti necessari per fare Carnevale? Passione, difesa delle tradizioni e voglia di darsi da fare e di partecipare. Partendo da questo assunto il Movimento dei Carnevalari ha presentato, ad un cinema Eden completamente esaurito e festante, la tredicesima edizione del Festival di Burlamacco. A trionfare, ottenendo il titolo di canzone regina, è «Un tuffo tra i coriandoli»; la ballata carnevalesca interpretata da Lorenzo Ghiselli e scritta e musicata da Andrea Giulio Ciaramitaro e Luca Del Carlo. Tre ragazzi giovani, viareggini e che vivono il Carnevale nel modo più intenso e genuino che ci sia. Una ballata che ha convinto la giuria presieduta dal carrista Fabrizio Galli, con un passato da musicista, che sullo scadere dello spettacolo, salito sul palco ha detto sicuro: «Voi siete la dimostrazione reale che il Carnevale ha un futuro. Sta a Viareggio volerlo difendere. Certamente – ha aggiunto con tono misto fra il burlesco e un po’ preoccupato – il prossimo anno non farò la coreografia». E’ intorno a questo dubbio amletico, coreografie sì o no, che si è rincorsa la serata. 

Nella scuola per aspiranti maghi e carnevalari di Hogwarts, “Harry Pottisa” e i suoi amici hanno difeso il Carnevale, la sua origine popolare e spontanea, dal rigoroso Severus Piton. Un ex carnevalaro che alla fine riscopre la sua voglia di fare Carnevale, ‘alla vecchia maniera’. «E’ stato il trionfo della musica carnevalesca, del vero Carnevale» dicevano in molti a fine serata fuori dal cinema. Di certo è stata l’edizione che più di tutte ha spinto, giocando con la satira, sul confronto tra le due anime della manifestazione. Con la presidentessa della Fondazione Marialina Marcucci nei passi di Marialina Umbridge, preside severa che rimette in riga gli scalmanati studenti di magia e carnevalità di Hogwarts. La parodia è riuscita, e la serata è volata via leggera. Tra canti, cori, emozioni. E si è voluto iniziare, come da tradizione, con le musiche di una volta, riproposte dalla banda “La Sorgente” di Quiesa proprio per ribadire fin da subito che, come ha detto Luca Bonuccelli, anima dei Carnevalari: «La sconfinata ricchezza musicale del Carnevale deve esser protetta e riproposta». Il pubblico, sempre caldo e presente, ha incoraggiato i dodici cantanti saliti sul palco. Cantanti suddivisi in quattro distinte squadre, o case: Grifongiorgio, Gatto Nero, Bodda Verde e Punteruolo Rosso. L’incasso della serata e dei progetti del Movimento sarà devoluto all’associazione Il Mondo che vorrei, che riunisce i familiari delle vittime della strage.  

Sergio Iacopetti