Un giro d’affari da 130 miliardi annui Con una spesa media di 1600 euro a persona

Il mondo cambia e l’universo del gioco d’azzardo non fa eccezione. Soprattutto dopo la pandemia e il lockdown, il volume d’affari mosso dal gioco si sta spostando sempre di più verso l’online. Ma quanto spendono gli italiani tra scommesse, superenalotto, macchinette e siti online? La risposta è nel "Libro Blu" dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, presentato alla fine di ottobre del 2022.

Nel 2019, ultimo anno prima del Covìd, si parla di 110 miliardi e mezzo. L’anno dopo si è scesi a 88 miliardi, ma è bastato riaprire tutto per risalire a 111 miliardi nel 2021. E per il 2022, in attesa dei dati aggiornati, le stime parlano di una crescita considerevole che potrebbe portare a sfiorare i 130 miliardi.

In Toscana, solo nei luoghi fisici nel 2019 si spendevano ogni anno circa 1.620 euro a persona per il gioco. Il totale sfiora i 5 miliardi, a cui va sommato il volume d’affari che si muove online. Che proprio dopo la pandemia, o forse proprio in virtù del lockdown, ha messo la freccia: nel 2019, due terzi dei soldi spesi dagli italiani nel gioco si concentravano nella rete fisica (74 miliardi complessivi, contro i 36 dell’online). Nel 2021 i ruoli si sono ribaltati: la percentuale è crollata al di sotto del 40 per cento, col gioco telematico che ha superato i 60 punti (44 miliardi contro 67). Questa montagna di soldi porta nelle casse dell’erario poco meno di 10 miliardi ogni anno, mentre una cifra che oscilla tra i 90 e i 100 miliardi torna nelle tasche dei giocatori sotto forma di vincita.

DanMan