Tutti a letto con il virus influenzale Pronto Soccorso preso d’assalto

La Asl conferma: "Aumentati gli accessi, ma la struttura è in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini"

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È arrivata l’influenza stagionale, e quest’anno colpisce soprattutto i bambini. Il virus ha iniziato a circolare da circa un mese, di pari passo con una recrudescenza dei casi Covìd, e ha determinato un aumento degli accessi al pronto soccorso, costringendo al personale, che lavora a ranghi ridotti, a uno sforzo straordinario. Ma "il Versilia è tra le poche realtà a livello regionale a poter contare su un pronto soccorso pediatrico", sottolinea l’Asl in una nota.

Asl che ieri ha voluto prendere posizione in merito all’attacco del sindacato Fials, che lamentava un crollo nel numero dei posti letto dell’ospedale e, al tempo stesso, un aumento degli accessi al pronto soccorso. "Sul numero di posti letto – precisa l’Asl – negli ultimi anni non ci sono state variazioni di rilievo. Il dato di oltre 600 posti indicato dal Fials, come già evidenziato in più circostanze, non è infatti reale perché questi erano i letti indicati nella prima progettazione dell’ospedale. Alla sua apertura nel 2002 i posti erano circa 400. I posti letto strutturati oggi sono 436, di cui però 40 di day hospital e 13 di day surgery. Se anche si considerassero soltanto quelli ordinari, si parla comunque di 383 posti letto, non certo meno di 300 come dice il Fials, in aumento rispetto al 2015 quando erano 361. Tra l’altro il Versilia è la seconda struttura ospedaliera aziendale, dopo Livorno, per letti".

In merito al pronto soccorso, invece, "si forniscono i dati degli ultimi quattro mesi – spiega ancora l’azienda sanitaria –, dai quali emerge che il numero di accessi medi al pronto soccorso del Versilia si allontana ampiamente dai 500 segnalati, rimanendo molto al di sotto dei 200 al giorno, a eccezione del mese di agosto che storicamente presenta un alto numero di accessi dovuti al turismo e in cui abbiamo registrato una media di 250 accessi al giorno. Nel dettaglio, a settembre sono stati in media 183; a ottobre 177 e a novembre 180. Precisiamo che tali numeri sono comprensivi degli accessi pediatrici, che vengono gestiti al di fuori del pronto soccorso generale con un percorso dedicato al pronto soccorso pediatrico, unica realtà sul territorio aziendale e vanto del presidio del Versilia".

Un pronto soccorso che, si diceva, va avanti con un livello di personale ridotto rispetto al fabbisogno. "È cosa risaputa che, nonostante l’impegno ad assumere nuovi professionisti da parte di Asl e Regione, manchino unità di personale e che ci sia una situazione di sovraffollamento. Ma il personale, con dedizione e professionalità, si impegna per fornire adeguata assistenza ai pazienti".

Sugli altri fronti ’sguarniti’, "per neurologia c’è l’autorizzazione sia dell’Asl che della Regione all’assunzione di due nuovi specialisti e la situazione, così come per cardiologia, è all’attenzione della direzione e del dipartimento di specialità mediche". Altri settori per i quali sono stati evidenziati problemi sono gli approvvigionamenti, il laboratorio antiblastici, anatomia patologica e ortopedia. "Sugli approvvigionamenti non si rilevano problemi di fornitura – elenca l’Asl –; sul laboratorio, la necessità di effettuare alcune modifiche strutturali e impiantistiche ha reso necessario il temporaneo trasferimento dell’attività; per anatomia patologica, ribadiamo che gli esami di citologia e pap test sono oggi tutti concentrati al Versilia; su ortopedia, infine, che sarebbe ’delocalizzato al San Camillo’, si fa presente che nei primi 11 mesi del 2021 là sono stati eseguiti 194 interventi, che rappresentano il 12 per cento del totale".

RedViar