
La Passeggiata strapiena nei giorni di sole del lungo ponte del Primo maggio. Per molti si è trattato del classico mordi e fuggi. L’obiettivo è riuscire a trattenere i turisti per più giorni anche fuori dalla stagione estiva vera e propria
I prezzi delle strutture ricettive condizionano le presenze turistiche? Secondo Sandra Lupori, presidente di Federalberghi Viareggio, (chiamata in causa da una nostra lettrice) la situazione è più complessa e non può ridursi alle sole tariffe applicate negli hotel.
"Se l’argomento fosse riconducibile proporzionalmente alla contrazione della durata dei soggiorni, oggi avremmo in mano la panacea e la risposta per controllare quel fenomeno che invece è molto più complesso e sensibile che è il turismo – spiega Lupori –, la politica dei prezzi è senza dubbio un elemento di variabilità nella scelta della vacanza, ma, lungi dal voler affrontare un trattato economico sui costi aziendali, possiamo rispondere che nello specifico caso di Viareggio, le tariffe applicate nei giorni del lungo ponte appena trascorso sono state intorno ai 150 euro per camera quadrupla inclusa la colazione in strutture di media categoria, in camere che per legge non possono essere di metratura inferiore a quanto stabilito dal regolamento regionale in materia".
Respinta al mittente ogni ipotesi di ’immobilismo’, Lupori traccia un quadro dell’andamento complessivo del settore. "Investimenti continui per migliorie, cambi arredi e incremento dei servizi sono costantemente la sfida che nei mesi di bassa stagione la maggior parte degli albergatori viareggini affronta con entusiasmo – sottolinea –; trovare oggi ambienti vetusti e polverosi è davvero improbabile, giacché il mercato stesso, implacabilmente, decide le sorti dell’azienda. Ciò detto, negli ultimi cinque anni le tariffe hanno mantenuto in media lo stesso andamento, apportando solo leggeri adeguamenti, per lo più attuati da chi era rimasto fermo negli anni precedenti. I portali di ricerca sono molto utili ma spesso si dimentica che il direct booking (senza commissioni) è sempre la scelta migliore sia per il turista che per l’albergatore. Sui portali, inoltre, appaiono offerte molto diversificate tra loro, tra cui case vacanze, appartamenti e b&b che comunque, da interlocutore chiamato in causa, esulano dall’offerta alberghiera per la quale rispondiamo. Infine, dai dati statistici degli ultimi anni si evince che il trend di riduzione dei soggiorni e delle presenze si registra proprio nelle strutture che applicano le tariffe più popolari. È evidente che la risposta del perché andare in un luogo in vacanza piuttosto che un altro non può essere solo il prezzo, ma c’è molto di più da tener conto".