
Il risultato dei balneari, al di là del meteo instabile, è in linea con gli anni passati "Un cambiamento è sicuramente la maggiore presenza di clienti esteri".
Strana, altalenante, come il tempo stesso che, tra giornate di caldo torrido e altre di piogge e vento, si è abbattutto sulle spiagge della Versilia. Così, è stata la stagione estiva che, tra gli stabiliemtenti balneari che decideranno di rimanere ancora aperti per il mese di ottobre, e quelli che, invece, chiuderanno tra pochi giorni, sta giungendo alla conclusione.
"C’è stato un ottimo giugno, un luglio un po’ sotto tono a causa del meteo, un agosto pieno di turisti e un settembre in cui il meteo non è un granché - racconta Tommaso Magnani, presidente dei balneari di Viareggio - La stagione, nonostante tutto, è in linea con quella degli anni scorsi: non c’è stato né un flop né una crescita, ma sicuramente la tendenza di stranieri a sostituire gli italiani". Una tendenza, comune, anche sul litorale di Lido di Camaiore e di Marina di Pietrasanta dove, sotto gli ombrelloni, nonostante una presenza incostante di italiani, e una, più presente durante tutta la stagione, di forestieri, in linea con quella degli anni scorsi. "Le settimane di luglio sono state basse di presenze, con un giugno, invece, molto importante, anche rispetto all’anno precedente, e un agosto colpito nell’ultima settimana dal maltempo, con l’ultima tromba d’aria che ha sicuramente spinto alla chiusura anticipata di diversi stabilimenti, mentre altri rimarranno aperti anche a ottobre sperando nel bel tempo - commenta Marco Daddio dei balneari di Lido di Camaiore - Per il resto, settembre vede gli stranieri ed è un fattore positivo, ma ce ne sono stati di più rispetto agli italiani in tutta la stagione. "Tirando le somme della stagione, siamo sui livelli dello scorso anno - aggiunge Francesco Verona, a rappresentanza dei balneari di Marina di Pietrasanta - A fine giugno c’è stato un tutto esaurito anche grazie al passaggio di stranieri, che ha aiutato a pareggiare i conti. È cambiato, però, sicuramente il modo di fare vacanze, e gli stabilimenti balneari che lavorano con una clientela di fascia più bassa hanno accusato la mancanza perché diverse famiglie hanno rinunciato alla vacanza in Versilia perché la spesa non è più sopportabile, con aumento di utenze e spese, e sempre lo stesso stipendio". "Un fattore, questo, certificato anche dai dati Istat - conclude Magnani - L’andamento della presenza sulle spiagge non è dipeso dall’aumento degli ombrelloni ma, piuttosto, dall’aumento generale della vita, per cui le famiglie pensano a far quadrare i conti, e poi ad andare in vacanza".
Gaia Parrini