MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Tra fughe ambiziose, brusche frenate e porte chiuse

Ad un anno dalle amministrative è ancora difficile orientarsi nel dedalo delle future candidature in cui si muove la politica...

Cominciano i movimenti in vista delle elezioni amministrative 2026 per assumere il governo della città

Cominciano i movimenti in vista delle elezioni amministrative 2026 per assumere il governo della città

Ad un anno dalle amministrative è ancora difficile orientarsi nel dedalo delle future candidature in cui si muove la politica viareggina. Che quando non è impegnata in colazioni informali, pranzi "fra amici che si ritrovano solo per parlare di calcio", e riunioni ufficiali, resta affacciata alla finestra che punta verso Firenze in attesa che si sbroglino, intanto, i grovigli delle elezioni regionali.

E mentre si prende ancora un mese per sciogliere le riserve, ed indicare la direzione che prenderà l’Altra Toscana, quella dei civici, nella corsa per Palazzo Strozzi Sacrati, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, con un post sui social, frena le ambizioni dei suoi pretendenti alla “successione“ (con toccatina scaramantica). "Chiariamo subito – ha scritto –: io farò il sindaco fino all’ultimo secondo del mio mandato. E non permetterò a nessuno di assumere quel ruolo in anticipo, nemmeno per interposta persona. Chi oggi tenta fughe in avanti, chi pensa di accreditarsi come erede o sostituto (a riprova dello scalpitare che agita la maggioranza, dove ormai anche i silenzi fanno rumore, Ndr,) rischia solo di creare fratture nella nostra maggioranza civica. E una maggioranza civica – prosegue il sindaco – per sua natura, vive di coesione e di fiducia. Le crepe, se non contenute, compromettono tutto. Compromettono il progetto, compromettono la credibilità, compromettono l’esito delle prossime elezioni".

E in questo quadro, dai contorni sfumati come le alleanze (c’è chi vede FdI già sbilanciato verso la maggioranza e rappresentanti della maggioranza allungarsi su via Regia), il cantiere del campo largo viareggino prova a mettere un punto fermo: la proposta del fronte progressista per le comunali 2026 "dovrà essere in netta discontinuità con le politiche proposte in questi anni dal Comune di Viareggio, sia in termini di persone e ruoli che di scelte amministrative". Di fatto, dunque, una chiusura ai delghingariani in cerca di un riposizionamento a sinistra. Questo è quanto è stato condiviso in un documento che trova l’accordo di Spazio Progressista, Sinistra Italiana, Verdi, M5s, Repubblica Viareggina e, dopo una lunga discussione, anche del Pd.

Tra i cardini sui cui si fonda il cantiere progressista, la volontà di "chiudere la stagione dei conflitti, a partire da un rinnovato rapporto con la Provincia di Lucca (rappresentata dal sindaco di Camaiore Marcello Pierucci) e la Regione" e di proporre "un modo di amministrare diverso (sottinteso da quello degli ultimi dieci anni), aperto al confronto con associazioni e cittadini, rilanciando l’esigenza di approvare un idoneo regolamento per la partecipazione e la rappresentanza". Come segno "forte e simbolico" di un’inversione di rotta rispetto al passato la volontà "di individuare una nuova sede idonea per la Casa delle Donne, tema – si legge nel documento – volutamente dimenticato da anni". Sul profilo ideale per incarnare questa idea di cambiamento, "è ancora presto, prima di definire una candidatura dobbiamo continuare a costruire le basi per l’intesa e a progettare" dicono dal cantiere.

Martina Del Chicca