Sono entrati in piena notte in una villa in costruzione sul lato Viareggio del viale Apua e hanno agito indisturbati per ore, svaligiandola e caricando il bottino – da 100mila euro – su un furgone. All’uscita del cantiere però hanno trovato un operaio, in procinto di entrare al lavoro con il suo furgone, che ha sbarrato loro la strada quando ha capito che la frase "stavamo caricando la legna, ci manda Paolo" era una frottola bella e buona. A quel punto i ladri – almeno un paio e con il viso mascherato – hanno preso una spranga minacciando l’operaio e sono fuggiti attraversando il quartiere dei Macelli, facendo perdere le loro tracce nonostante l’operaio abbia provato a inseguirli per alcune centinaia di metri. Una doppia "bastonata" per Salvatore Montalto: oltre ad essere titolare della ditta "Edil Pico", in attività a Pietrasanta da 23 anni (con 15 dipendenti) e incaricata del cantiere, è anche proprietario della villa depredata lunedì.
Quando l’operaio lo ha chiamato alle 7 del mattino per avvertirlo dell’episodio, l’imprenditore (di origini calabresi) si è fiondato sul cantiere insieme a una pattuglia dei carabinieri della stazione di Pietrasanta, ma dei malviventi non c’era più traccia. "Sono entrati dalla porta principale lato sud – racconta Montalto – usando una troncatrice con cui in precedenza avevano spaccato il lucchetto all’ingresso del cantiere sul viale Apua. Il mio dipendente ha notato infatti che il pannello era chiuso col fil di ferro anziché con il solito lucchetto, oltre alla presenza insolita di un furgone vicino alla casa in costruzione. A quel punto è uscito un uomo a piedi, con accento dell’est, il quale si è inventato la storia della legna da recuperare. Il mio dipendente ha chiamato il ’112’ sbarrando la strada con il proprio furgone, ma l’altro ladro è sceso dal mezzo e con una spranga ha minacciato di colpirlo". Poi l’inutile inseguimento ai Macelli, da via Pellegrini a via Basilicata, finché i ladri hanno fatto perdere le loro tracce. "La villa, con giardino, sarebbe stata pronta a settembre – conclude l’imprenditore, che ha poi sporto denuncia ai carabinieri – ma come minimo slitterà tutto di 3-4 mesi. Si sono portati via gli impianti dell’aria condizionata, ceramiche, rubinetterie, mobili da montare, dispositivi elettrici che hanno smontato uno ad uno svitandoli in ogni stanza in maniera certosina, gli apparati elettrici della domotica e molto altro. Mi hanno fatto un danno da quasi 100mila euro: ai miei colleghi e agli altri proprietari consiglio di fare attenzione, questi delinquenti non vengono solo per soldi e gioielli".