
Striscioni, fischi, tanta rena e urla: "Dobbiamo rubare per mangiare?"
"Non gliene frega niente a nessuno. Ci ha ricevuto l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli, e ha ripetuto la solita storia per cui tenta di anticipare l’arrivo della draga grande che l’Autorità portuale aveva chiamato per marzo. Ma anche se quella draga arriverà il 15 febbraio, sarà passato un altro mese con i pescherecci fermi. Per di più Baccelli ha detto che sarà quasi impossibile che la Regione dia dei ristori, ma faranno un incontro con l’assessora Monia Monni. E ha telefonato al commissario Alessandro Rosselli perché domani convochi la rappresentanza dei pescatori al tavolo tecnico: l’avevano già detto, ma in realtà non ci ha mai chiamato. Alla Regione, dei pescatori di Viareggio, non interessa un bel nulla". L’ha detto ieri Alessandra Malfatti durante la protesta dei pescatori a Firenze.
I pescatori sono partiti in treno e hanno marciato su via Panzani sfilando anche in piazza Duomo, dove era prevista la più numerosa manifestazione sindacale contro l’aggravio dell’Irpef regionale per tappare i buchi della sanità (regionale, ma per il Pd qualsiasi cosa è colpa del Governo Meloni). Con gli striscioni, fischietti, e urlando slogan, sono arrivati in via Cavour davanti al palazzo del consiglio regionale. C’era riunita anche la seconda commissione pesca, ma i pescatori non erano nel suo ordine del giorno. Tra loro è sceso il consigliere leghista viareggino Massimiliano Baldini, che poi li ha fatti incontrare col proprio gruppo consiliare. Hanno incontrato anche i consiglieri di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Diego Petrucci. Alla fine s’è presentato l’assessore alle infrastrutture, il lucchese Stefano Baccelli, che ha accolto una delegazione nel suo ufficio.
Nel frattempo i pescatori hanno srotolato gli striscioni davanti al muro di Palazzo del Pegaso (i palazzi Panciatichi e Capponi-Covoni), e hanno messo a terra le cassette di sabbia portate da Viareggio. Testimonianza dell’insabbiamento del porto, ma anche dello slogan "La sabbia non paga le bollette". A loro onore, di persone abituate al rispetto e al duro lavoro, anche senza il curriculum studiorum di certi ambientalisti che imbrattano i monumenti culturali, sul selciato di via Cavour hanno messo teli di plastica per non insudiciare. Attenzioni che la politica regionale non sembra finora aver apprezzato.
L’importante, lo dimostrano gli eventi e le denegate Pec spedite a partire dal 16 novembre, è che il porto sia praticabile per gli yacht che hanno un pescaggio minore delle grandi motobarche a strascico. Infatti ieri due megayacht Azimut, di 34 e 37 metri, sono usciti per le prove in mare con la pilotina che ha l’ecoscandaglio e faceva strada nel tortuoso canale di 3.5-4 metri dall’imboccatara a piazza Mazzini. Vuoi mettere una barca che costa 10 volte i 5 milioni fatturati in un anno dal settore pesca di Viareggio?
Baldini ha parlato coi pescatori insieme alla collega Elena Meini e al consigliere comunale Alberto Pardini: "Va risarcito il danno enorme a chi non lavora da oltre due mesi. Le dichiarazioni di Giani sono state affrettate, il pescaggio in porto continua ad essere estremamente ridotto su larghissima parte dell’imboccatura. La draga non ha scavato perché spesso ferma in porto e quando ha scavato ha scavato male: la sabbia è tornata a ostruire i passaggi. La Lega presenterà una proposta per ottenere immediate risorse economiche da dare alla pesca, e atti per incalzare Giani e la sua giunta al fine di risolvere i problemi del porto. L’Autorità portuale ha mostrato gravi problemi di gestione ed è indietro anche col sabbiodotto. Il gruppo consiliare comunale presenterà proposte specifiche da votare nell’assemblea cittadina".
Beppe Nelli