REDAZIONE VIAREGGIO

A “Striscia la notizia” l’odissea quotidiana dei disabili

Una troupe con il Mago Casanova ha documentato marciapiedi e trasporti

Savino Lorusso

Viareggio, 8 aprile 2019 - Il Mago Casanova di “Striscia la notizia” contro le barriere architettoniche in salsa trabaccolara. A Viareggio sono, infatti, ancora troppi i marciapiedi che rappresentano veri e propri muri invalicabili per chi è costretto a muoversi in carrozzina. Rendendo impossibile anche la più semplice delle operazioni. Come prendere un autobus.

"Dopo gli articoli sui giornali, Fulvio Campielli è stato contattato dagli autori del tg satirico – spiega Savino Lorusso del movimento “Noi per i disabili Versilia” – . Così ci siamo incontrati con il mago Casanova e sono partite le registrazioni con Paolo Marutuz, che si offerto di fare da guida".

Tra i punti critici individuati nel corso del servizio andato in onda sabato sera, la banchina fuori dalla stazione, che costringerebbe l’autobus a fermarsi in mezzo al traffico per poter azionare l’apposita pedana. Ma anche in questo caso sarebbe impossibile salire sul bus: la rampa estraibile avrebbe una pendenza troppo elevata e chi è in carrozzina correrebbe il rischio di ribaltarsi.

Neppure in periferia va meglio. Alla Migliarina, il marciapiede presenta un’altezza talmente elevata da non consentirne l’accesso ai disabili. Nonostante la fermata dell’autobus sia contrassegnata dall’apposito simbolo di “accessibilità”. Insomma, beffa alla beffa. In altri casi la pendenza è superiore a quanto raccomandato dalla normativa, rendendo pericoloso muoversi in carrozzina. Eppure, secondo il Dpr n.503 del 1996 «i progetti relativi agli spazi pubblici e alle opere di urbanizzazione a prevalente fruizione pedonale devono prevedere almeno un percorso accessibile in grado di consentire l’uso dei servizi e la fruizione ambientale anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale». «A Viareggio non esiste nemmeno una consulta che si occupi di disabilità – sottolinea Lorusso – . Finora, si sono fatte parole e niente fatti. Ma continueremo la nostra battaglia. Ci stiamo già muovendo per la creazione di un movimento provinciale. E intanto aspettiamo ancora risposte sul servizio taxi rivolto alle persone con mobilità ridotta». Melissa Aglietti