Muore giovane padre di due bimbe: un calvario iniziato a Carnevale 2018

Stefano Marchetti era stato colpito da aneurisma

Nessuno dimenticherà il sorriso di Stefano Marchetti

Nessuno dimenticherà il sorriso di Stefano Marchetti

Viareggio, 7 settembre 2019 - Non era solo un’espressione, una curva sul viso. Erano gli occhi e il cuore a sorridere: «Stefano sorrideva con l’anima». Se n’è andato ieri, dopo un lungo calvario, Stefano Marchetti. Aveva 42 anni e un immenso rispetto per gli altri e per la vita. Ha lottato per oltre un anno e mezzo contro le conseguenze di un aneurisma, circondato dall’amore immenso della sua famiglia. Quel terribile malore lo ha sorpreso durante un corso di Carnevale, era martedì grasso del 2018.

La vigilia di San Valentino. Stefano si accasciò a terra, tra i coriandoli. Venne soccorso, poi trasportato d’urgenza a Livorno. Ma da allora non si è più ripreso, da quel giorno non è più tornato a casa. A Pian di Mommio; da sua moglie Elena, impiegata delle Poste, e dalle sue bambine, Aurora e Syria. Le sue donne, piccole grandi donne, gli sono rimaste accanto. Fino all’ultimo. Ogni traguardo, ogni scoperta, ogni festa, per un anno e mezzo, è stata anche per lui. Ogni sorriso l’hanno condiviso con lui, con papà Stefano. Che gli amici, tantissimi, chiamavano affettuosamente Stefanino.

Era minuto di corporatura, «ma un gigante. Aveva una capacità naturale di rasserenare, una gentilezza sincera, sapeva creare subito un rapporto con gli altri. Era impossibile non volergli bene...» Alberto Belluomini ha conosciuto Stefano quando era ancora ragazzino: «Avrà avuto 17 anni. Si presentò per fare una stagione da cameriere, all’epoca avevamo la gestione del ristorante del Royal, e riconobbi subito in lui qualcosa di speciale». E da allora, salvo una breve parentesi, Stefano ha sempre lavorato con la famiglia Belluomini. Da qualche anno, infatti, faceva il cameriere da «Amaro». «Il nostro era più di un rapporto di lavoro: abbiamo festeggiato insieme compleanni, matrimoni, nascite. Abbiamo affrontato insieme momenti belli e difficili. Stefano era davvero un amico, la persona su cui sai che puoi cantare. Qualunque cosa accadesse, lui c’era».

Anche Damasco Rosi, ex assessore di Massarosa lo ricorda. «Un uomo gentile, un animo buono. La vita a un certo punto gli ha voltato le spalle. Ha voltato le spalle a una persona per bene, ad un ragazzo dal sorriso contagioso, ad un amico di molti. Una perdita per la nostra comunità, per chi lo ha visto crescere e per chi è cresciuto insieme a lui». Tutta la Versilia in queste ore si stringe attorno alla famiglia di Stefano, ai suoi fratelli Natalia, Franco e Mario, alla moglie e alle sue figlie. «Ciao amore mio – l’ultimo saluto di Elena –, buon viaggio e proteggi le tue bambine ovunque tu sia...»

Martina Del Chicca