Stefania Sandrelli firma la nuova “Tosca“

Il Festival Puccini inaugura le sinergie toscane in coproduzione col Teatro Goldoni di Livorno. L’anno prossimo tocca al Giglio di Lucca

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"Tanti baci", saluta la presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti. Non è una boutade: è il tema attorno a cui ruoterà la 67a edizione della manifestazione, che dal 23 luglio porterà in scena dieci rappresentazioni principali e un corollario di eventi di grande pregio. "Già lo scorso anno la città di Viareggio e la Fondazione hanno sentito il dovere di non fermarsi – spiega la presidente – e di operare con coraggio, fiducia e senso di responsabilità. L’idea è dare il nostro contributo alla ripartenza, rafforzando l’economia del territorio e aiutando il turismo, un comparto che ha sofferto".

Tra le novità c’è la via imboccata con decisione verso lo sviluppo di sinergie con altre realtà culturali della Regione, soprattutto sulla costa. "E’ impensabile che in futuro si possa andare avanti con visioni territoriali – sottolinea il direttore artistico Giorgio Battistelli –, c’è bisogno di unire le forze, rispettando le nostre autonomie creative. Ferma restando la libertà artistica, occorre collegare le energie di tutti attivando nuove dinamiche".

Una manovra su cui punta forte anche il presidente della Regione Eugenio Giani. "Il rilancio della Toscana passa dalla cultura – commenta – e il Festival è vitale per valorizzare la costa toscana. In questa direzione sono stati fatti passi significativi, a partire dal network che si costruisce con Livorno e Lucca". E che si sostanzia nella coproduzione della Tosca assieme al Teatro Goldoni di Livorno: un’operazione che sarà ripetuta l’anno prossimo, quando il partner sarà il Teatro del Giglio di Lucca. Proprio la città a cui Viareggio disputa il titolo di ’Capitale della Cultura’ per il 2024, centenario pucciniano.

Il calendario delle opere principali si apre con Tosca, in programma il 23 luglio e poi di nuovo il 6 e 13 agosto, per la regia di Stefania Sandrelli (“Ho rinunciato a tante altre cose che mi piacevano per poter dirigere quest’opera meravigliosa. Non vedo l’ora; sto contando i giorni”, ha detto il volto più celebre della recitazione viareggina); con la direzione di Alberto Veronesi; scene di Andrea Tocchio. Il cast si compone di Hiromi Omura (Floria Tosca), Vincenzo Costanzo (Mario Cavaradossi), Franco Vassallo (Il Barone Scarpia), Marina Summer (Cesare Angelotti) e Nicola Pamio (Spoletta). Quattro date per Turandot, che vede quest’anno un nuovo allestimento sviluppato in coproduzione con il Teatro Goldoni di Livorno, nell’edizione con il finale composto da Luciano Berio nel 2001: 24 e 30 luglio; 14 e 20 agosto. Regia di Daniele Abbado; direzione d’orchestra di John Axelrod; scene di Angelo Linzalata; costumi di Giovanna Buzzi. Il cast è formato da Catherine Naglestad (la principessa Turandot), Ivan Magrì (il principe ignoto), Emanuela Sgarlata (Liù), Giulio Mastrototaro (Ping), Marco Miglietta (Pong) e Andrea Giovannini (Pang). Si chiude con La Bohème, il 31 luglio e poi il 7 e 21 agosto, nella straordinaria messa in scena di Ettore Scola ripresa da Marco Scola Di Mambro. Dirige l’orchestra Enrico Calesso; scene di Luciano Ricceri. Nel cast si contano Polina Pasztircsàk (Mimì), Ivan Ayon Rivas (Rodolfo), Kartal Karagedik (Marcello), Maria Chabounia (Musetta), Tommaso Barea (Schaunard), Abramo Rosalen (Colline) e Roberto Accurso (BenoitAlcindoro).

Daniele Mannocchi