
L’Arena Metato accusata di avere tifosi al seguito violenti
"Troppi rischi per la nostra incolumità". E con questa motivazione i dirigenti del Villa Diletta/Bayer Versilia, squadra che milita nel campionato amatoriale di calcio Uisp ha deciso di non presentarsi neppure alla gara di ritorno della semifinale scudetto contro l’Arena Metato, formazione pisana campione in carica. Secondo le accuse mosse dai dirigenti del Bayer Versilia, infatti, nella partita di andata che l’Arena Metato aveva vinto nettamente per 2-0, i tifosi ospiti si sarebbero resi protagonisti di atteggiamenti intimidatori e minacciosi che avrebbero indotto la formazione avversaria a disertare la partita di ritorno.
E così l’Arena Metato ha conquistato l’accesso alla finale scudetto Uisp, senza colpo ferire.
Abbiamo sentito le due versioni per cercare di capire cosa può essere successo sugli spalti di una partita di un campionato amatoriale. E così Simone Giaconi del Villa Diletta/Bayern Versilia parla di mancanza di sicurezza personale: "Abbiamo deciso di non presentarci alla luce di quanto accaduto durante e nel post partita di andata (vinta 2-0 dall’Arena Metato, ndr). Non ci sentivamo sicuri, viste le ripetute minacce subite da parte dei tifosi pisani che hanno anche alzato le mani su due nostri tesserati".
Una motivazione comunque non accettata da Gianluca Franchi dell’Arena Metato che, come si dice, rinvia le accuse al mittente: "Motivazioni farsesche – dice – e assolutamente esagerate. Avevamo detto ai nostri tifosi, che ci seguono sempre con grande affetto, di ignorarli. Sono stati invece loro i primi a ‘picchiare’ i nostri creando nervosismo".
Sergio Iacopetti