Spesa di Pasqua a rischio. Sciopero del personale dipendente. Si ferma la grande distribuzione

Mobilitazione indetta da Filcams Cgil, Fisiscat Cisl e Uiltucs. Domani astensione al lavoro, presidi e flash mob nei punti vendita .

Spesa di Pasqua a rischio. Sciopero del personale dipendente. Si ferma la grande distribuzione

Spesa di Pasqua a rischio. Sciopero del personale dipendente. Si ferma la grande distribuzione

VIAREGGIO

"Le lavoratrici e i lavoratori sono delusi e stanchi dell’atteggiamento dei loro datori di lavoro, colpevoli di non voler riconoscere un doveroso e giusto incremento salariale, senza però che questo venga scambiato con il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e soprattutto che continui a precarizzare un settore già fortemente precario che vede nella forza lavoro il 65 % di donne che di tutto avrebbero bisogno, tranne che insicurezze normative e salariali" dicono Stefano Nicoli, Alessandro Gualtieri e Marco Conficconi, segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana, indicendo per tutta la giornata di domani presidi e sciopero generale. Sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il CCNL della distribuzione moderna organizzata - Federdistribuzione, attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero.

Nel corso della giornata si realizzeranno dei flash mob nei pressi dei punti vendita delle imprese più rappresentative nell’ambito di ciascuna provincia della Regione, per protestare contro "l’allergia di Federdistribuzione a siglare i contratti. Sono trascorsi ormai quasi 51 mesi dallascadenza del primo Ccnl sottoscritto dalla citata associazione datoriale e la ritrosia patologica a dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate non accenna ad attenuarsi – continuano i rappresentanti Uil – L’irresponsabilità di Federdistribuzione si è palesata in svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che le lavoratrici e i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni. Contro l’atteggiamento arrogante di Federdistribuzione occorre mobilitarsi"