DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Sos piscina: "Non riapre per settembre"

L’opposizione torna a chiedere lumi sul futuro della piscina comunale. "Benché la sindaca Barsotti in consiglio comunale abbia dichiarato che...

L’opposizione torna a chiedere lumi sul futuro della piscina comunale. "Benché la sindaca Barsotti in consiglio comunale abbia dichiarato che...

L’opposizione torna a chiedere lumi sul futuro della piscina comunale. "Benché la sindaca Barsotti in consiglio comunale abbia dichiarato che...

L’opposizione torna a chiedere lumi sul futuro della piscina comunale. "Benché la sindaca Barsotti in consiglio comunale abbia dichiarato che la piscina avrebbe riaperto i battenti in tempo per la ripresa della stagione agonistica – scrivono i consiglieri della lista ’Per Massarosa’ Pietro Bertolaccini e Marzia Lucchesi (nella foto) –, in realtà non c’è nessuna data sicura, e non c’è nessuna certezza. Così si affossa lo sport. È inaccettabile che, a distanza di mesi dall’inizio dei lavori e con un cantiere ’in stato avanzato’, non sia ancora stata comunicata una data di riapertura".

"Non parliamo di un dettaglio secondario – continuano i consiglieri –; la pianificazione delle attività, delle iscrizioni, dei campionati è paralizzata. E a farne le spese sono, come sempre, i giovani e le persone con disabilità. Il paradosso è evidente: nonostante la presenza di tecnici, ingegneri, progettisti e consulenti a vari livelli, nessuno sembra in grado di fornire un cronoprogramma serio e credibile. A questo si aggiunge un aspetto tecnico fondamentale: la commissione di vigilanza ha il compito di rilasciare l’agibilità della struttura e di verificarne la piena conformità alle normative di sicurezza, sorvegliabilità e ordine pubblico. Esprime un parere obbligatorio e vincolante per l’amministrazione ai fini del rilascio delle autorizzazioni e può effettuare controlli e verifiche per accertare il rispetto delle norme e delle condizioni di sicurezza. È stata attivata? La sensazione è di una gestione opaca, senza assunzione di responsabilità, e soprattutto senza rispetto per una comunità sportiva che ha già atteso troppo – concludono Bertolaccini e Lucchesi –; non si può più navigare a vista. Lo sport non è un passatempo. È un diritto, una risorsa, un presidio educativo e sociale".