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Soprano è già a Rebibbia: "Viene messa in carcere una persona perbene"

L’avvocato Alberto Mittone difende a spada tratta l’ex Ceo di Trenitalia "Per due mesi di troppo è scattata la detenzione in cella, mi sembra eccessivo".

Soprano è già a Rebibbia: "Viene messa in carcere una persona perbene"

Al momento è l’unico a pagare. Vincenzo Soprano, ex amministratore delegato di Trenitalia, è l’unico dei 13 imputati per cui la sentenza di condanna a 4 anni e 2 mesi è diventata definitiva. Senza nessun ricalcolo in Appello. E in ragione di questa sentenza l’ingegnere romano di 66 anni, accompagnato dall’avvocato di fiducia Alberto Mittone, si è spontaneamente presentato nel carcere di Rebibbia a Roma. Fisicamente in forma, l’ingegnere è apparso prostrato e provato.

Avvocato Mittone, come ha trovato il suo assistito?

"Come pensate che possa stare un uomo, un ingegnere, un libero professionista che non ha mai ricevuto neppure una multa per eccesso di velocità a finire in carcere? Come pensate che stia un uomo che da tre anni da quando c’è stata la prima sentenza di Cassazione vive con la spada di Damocle di dover andare in carcere?".

Si aspettava un esito del genere?

"Ovviamente era una cosa messa in preventivo, ma sicuramente pensavamo che i nostri ricorsi potessero essere accolti. Ma così non è stato. E mi chiedo anche una cosa...".

Ci dica, avvocato...

"Che giustizia può mai essere quella che permette che venga messa in carcere dopo 15 anni una persona incensurata, un professionista irreprensibile?".

Fra l’altro, al momento, è l’unico per cui la sentenza è diventata definitiva. Si è chiesto il motivo?

"Sì me lo sono chiesto, ma non so dare una risposta. Ovviamente bisogna attendere le motivazioni per capire perché i risorsi sono stati respinti".

Quali potranno essere le vostre future mosse?

"Sicuramente punteremo a far scontare la pena detentiva in maniera alternativa fuori dal carcere. Ma per fare una richiesta di svolgere un’attività all’esterno comunque alcuni mesi devono passare".

Che cos’è che le sta dando più fastidio?

"Che Soprano sia andato in carcere solo per due mesi".

In che senso?

"E’ stato condannato a 4 anni e due mesi, ma la legge prevede che non ci sia il carcere per condanne sotto i quattro anni. Perché a lui non vengono riconosciute le attenuanti generiche? Poteva usufruirne come gli altri ed evitare il carcere. Sì, questa è una cosa che mi dà fastidio, come, per altro verso, mi ha turbato nel corso di tutti questi anni vedere le fotografie delle vittime indossate dai parenti in aula. Non vorrei che le emozioni prodotte abbiano influenzato le giurie. Perché questo in uno stato di diritto non può andare bene. E i giudici in Appello quando hanno inflitto una condanna di 4 anni e due mesi sapevano bene cosa significavano quei due mesi per il mio assistito"

Che persona è Soprano, se lo deve descrivere?

"E’ un pensionato legatissimo alla sua famiglia. E anche molto religioso. Spero che questa sua fede possa aiutarlo in questo momento".

Paolo Di Grazia