Sono 304 i versiliesi stroncati dalla pandemia

Solo ieri sette defunti. Contagi in apparente calo perché nel weekend pasquale sono stati elaborati meno tamponi del solito

Immagine di repertorio

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di Beppe Nelli

Solo 28 nuovi positivi registrati nell’ultimo giorno ma addirittura 7 morti per Covid. Sarebbe bello pensare che la terza ondata si stia esaurendo, con la rassegnazione che i decessi riguardano solo persone anziane ammalatesi nei giorni scorsi, mentre presto tutto tornerà ai piccoli numeri della scorsa estate. Ma mentre i decessi seguono il corso dei contagi delle ultime tre settimane, purtroppo i dati della pandemia dopo il weekend sono "inquinati" dall’evidente riduzione pasquale dell’attività amministrativa e di laboratorio dell’Asl. Ieri sono stati "processati" appena 248 tamponi (9%positivi) e 50 test rapidi: per esempio, il 31 marzo i tamponi erano stati 582 e il 1° aprile 939. Negli ultimi 7 giorni infatti i tamponi versiliesi sono stati 2.772, il 13% dei quali positivi pari a 481 nuovi casi a fronte di 498 guarigioni (ieri i nuovi guariti erano 47).

Il capitolo più drammatico riguarda le vittime. La Versilia ha sfondato il tetto dei 300 morti da inizio pandemia: siamo a 304. Non muoiono solo i "vecchi", come credono gli screanzati che violano sistematicamente le restrizioni ed escono di casa sapendo di essere positivi. A Camaiore se ne sono andati Iolanda Peirone di appena 53 anni, e Paolo Iacopinelli di 65 anni; a Viareggio sono morti Giovanni Stefanutti di 76 anni, e Pio Tosi di 78; a Seravezza Emilia Bicicchi di 87 anni, e Giuseppe Mattei di 85 anni; a Pietrasanta Umberto Babboni di 81 anni. Forse, con una campagna vaccinale rapida ed efficiente, molti di questi 304 versiliesi sarebbero ancora con noi. Nonostante i decessi, l’occupazione dei posti letto al "Versilia" è risalita a 116 pazienti, di cui 11 in terapia intensiva. Ma ora l’ospedale di Lucca (dove la zona rossa è scattata solo con l’ordinanza generale della Toscana) ci ha superato con 119 ricoverati, di cui 20 in intensiva.

I nuovi casi giornalieri così interpretati in base al calo dei tamponi, e il relativo indice demografico per centomila abitanti, sono quindi ovunque bassi. Ingannevolmente bassi, anche se sarebbe bellissimo non essere pessimisti: Seravezza 5, 39,14 per centomila; Stazzema 1, 31,81; Massarosa 6, 27,76; Camaiore 6, 19,02; Forte dei Marmi 1, 14,06; Viareggio 8, 13,22; Pietrasanta 1, 4,35. L’incidenza totale della Versilia è 17,2 nuovi casi per centomila abitanti: da confrontare coi 75 nuovi casi dell’intera provincia di Lucca (19,61); i 13 (6,78) di Massa e Carrara; e i 95 casi della provincia di Pisa (22,72). Questa evidenza statistica è omogenea in tutta la Regione, con curve sovrapponibili: il che conferma che i numeri sono influenzati dalla riduzione dei tamponi elaborati nei giorni festivi, anche se piacerebbe poter dire che stiamo invece uscendo dal tunnel.

Purtroppo gli indici cumulati degli ultimi 7 giorni segnalano proprio il contrario, il che fa ritenere che l’effetto di trascinamento dell’ondata sia ben lungi dal concludersi. I prospetti Asl indicano 481 nuovi casi e 498 guarigioni nell’ultima settimana, più 17 decessi (che, a memoria, sembrano sottostimati visto che da Pasqua a ieri sono già 14). Il picco dei positivi giornalieri è stato 107 il 3 aprile. L’occupazione media dei posti letto al "Versilia" è stata di 111 pazienti di cui 12 in terapia intensiva.

Perciò abbiamo, nei 7 giorni trascorsi, un tasso cumulato di casi in Versilia pari a 295,5 ogni centomila abitanti; 377,26 a Camaiore; 338,07 a Stazzema; 328,70 a Seravezza; 314,60 a Massarosa; 289,20 a Viareggio; 267,19 a Forte dei Marmi; 208,72 a Pietrasanta. I dati, ad eccezione di Pietrasanta, sono stabilmente e abbondantemente oltre il limite di 250 che fa scattare l’allarme. I numeri complessivi e la loro elaborazione statistica mostrano la tuttora fortissima virulenza della pandemia. I tempi di incubazione e di sviluppo della malattia si manifestano nell’enorme numero giornaliero di decessi. E i comportamenti pasquali faranno vedere le loro conseguenze entro due settimane.

Restano bassi, ma qui non c’è trucco né inganno, i numeri delle vaccinazioni nonostante l’impegno del personale Asl: semplicemente perché sono scarse le dosi. Negli ultimi 7 giorni in Versilia sono state erogate 3,775 prime dosi e 827 seconde dosi. Ieri sono state iniettate 435 prime dosi e 66 seconde dosi. Finora i versiliesi hanno ricevuto 20.967 prime dosi, e 7.853 seconde dosi: agli over 80 ne sono state somministrate 7.794, delle quali il 41% è solo la prima dose.