“Siamo quello che mangiamo” sosteneva un paio di secoli fa un illustre filosofo tedesco. Quindi per star bene occorre mangiar bene. Come? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Alessandra Baruffato medico chirurgo esperto in nutrizione, laureata all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, medico ricercatore del progetto EDUC.A.RE di Vimodrone e dal 2017 collaboratrice de La Grande Via l’associazione che fa capo al professor Franco Berrino.
Dottoressa, possiamo mantenerci in salute anche trascurando la carne?
"Assolutamente sì. La fonte proteica e la quantità di ferro e vitamina B12 che assumiamo mangiando carne può essere assunta con altri alimenti: pesce piccolo, uova di galline allevate a terra e legumi che devono seguire il giusto processo di ammollo e cottura. Imparare ad abbinare gli alimenti è essenziale per poter assimilare tutti i nutrienti a noi necessari".
Cosa s’intende per consumo “modesto” di carne rossa?
"Per chi è abituato e non vuole rinunciare alla carne rossa si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Tendenzialmente io propongo di consumarla una volta ogni due settimane".
Un bambino deve assumere la stessa quantità di carne rossa di un adulto?
"La risposta è un po’ complessa perché ogni fase di sviluppo del bambino va valutata in proprio. Fino ai tre anni il bambino deve seguire una dieta completamente diversa dagli adulti, ma se si è seguita una alimentazione corretta di prevenzione nei primi tre anni si può essere sicuri di aver creato solide fondamenta
per il nostro organismo. I bambini poi devono stare attenti a non eccedere con cibi confezionati e poco naturali. Voi ragazzi potreste aiutare i vostri genitori a scegliere alimenti più sani, che possano aiutare nella prevenzione delle malattie e soprattutto a sentirsi meglio, più in forma e più presenti mentalmente".
Le patologie provocate dall’eccessivo consumo di carne rossa colpiscono anche i ragazzi?
"Assolutamente sì. Sia gli studi sugli adulti sia quelli sui bambini sono coerenti nel mostrare che l’eccesso di proteine tipico dei paesi occidentali è associato a un maggior rischio di obesità e quindi di patologie conseguenti".
Quali ingredienti compongono la dieta mediterranea?
"Cereali integrali, pani di grani antichi preparati con pasta madre, verdura e frutta di stagione, legumi, pesce, olio EVO, semi oleaginosi".