È partito uno dei cantieri più complessi nell’ambito della manutenzione straordinaria per il Consorzio di Bonifica Toscana Nord: l’opera di ripristino e regolarizzazione delle arginature che circondano il lago di Massaciuccoli. Un investimento da circa 1,5 milioni di euro, già andato a gara e appaltato, per una delle zone più delicate del nostro territorio, come evidenzia il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi.
"Il Massaciuccoli – spiega Ridolfi – è un lago pensile, sopraelevato rispetto alle terre coltivate che si trovano intorno. Parliamo di 14 chilometri di arginature che difendono un territorio densamente abitato di circa 3.000 ettari, disposto a quote ben al sotto del medio livello del mare. Questo ci obbliga a pompare in maniera costante acqua dai terreni circostanti che, a causa del fenomeno della subsidenza, si abbassano ininterrottamente, pochi centimetri all’anno ma senza sosta: questo è il motivo per cui il lago diventa sempre più ‘sospeso’ con gli argini e persino il fondo ben più alti dei terreni circostanti. Dal punto di vista del Consorzio questo fenomeno comporta un crescente impegno per tenere sotto controllo gli argini del lago, la necessità di ricaricare frequentemente gli argini pensili che si abbassano con la subsidenza, adeguare i livelli di pescaggio delle pompe idrovore all’abbassamento del terreno, fin quando è ancora possibile". Un impegno importante anche dal punto di vista economico, che costa al Consorzio "tra i 200mila ai 250mila euro all’anno di soli costi per energia elettrica di funzionamento degli impianti idrovori".
I tratti interessati dall’intervento sono da Cataldi a Portovecchio, poi da Portovecchio a Portovecchio Botolo, La Cava e il tratto Quiesa-Burlamacca. Argini in terra che richiedono complessi interventi di manutenzione ordinaria, per evitare filtrazioni ma anche per rialzarne la quota quando necessario. L’appalto in corso rappresenta quindi un lotto di altri interventi in serie che sono già stati affidati e realizzati negli anni passati.
La costante opera di monitoraggio e sorveglianza effettuata dal personale di campagna del Consorzio ha infatti portato alla luce alcuni casi di evidenti e pericolosi fenomeni di filtrazione per lunghe tratte delle arginature. Sono lavori che appunto servono a riprofilare le arginature, che sono realizzate in terra, e rimetterle in quota. Per migliorare la tenuta degli argini vengono inserite delle palancole in Pvc. In questo lotto ne vengono infitte per 600 metri di lunghezza soprattutto sulle arginature che si trovano lato monte; inoltre vengono portati sugli argini 12.500 metri cubi di terra.