DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Si è dimesso Benedetti. Mallegni: "Si chiuda tutto"

Versiliana, secondo l’ex senatore la Fondazione deve tornare sotto l’ala del Comune "Oppure curi solo gli eventi come Villa Bertelli". E critica il progetto ristorante.

Si è dimesso Benedetti. Mallegni: "Si chiuda tutto"

Benedetti (a sinistra) e Mallegni

L’aveva preannunciato nei giorni scorsi a La Nazione ed è stato di parola: Alfredo Benedetti ieri mattina ha protocollato le dimissioni da presidente della Versiliana. In attesa dell’intervento ufficiale della Fondazione sull’iter da seguire, l’addio suscita l’intervento dell’ex sindaco e senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, amico di lunga data di Benedetti. A suo parere è giunto il momento di ripensare la Fondazione, senza scartare l’ipotesi di chiuderla e inglobarla, come una volta, tra le competenze dell’assessorato alla cultura. "Credo che le finalità per le quali la Fondazione è nata si siano esaurite. Il bilancio consolidato – scrive Mallegni – ormai rende tutto omogeneo e la partecipazione dei privati è risultata irrilevante. Non ultimo, i finanziamenti pubblici, regionali e nazionali, sono scomparsi. Probabilmente sarebbe il caso di ricondurre tutto sotto le ’ali comunali’ e chiudere la Fondazione. Ad esempio il comune di Forte dei Marmi ha modificato i rapporti con Villa Bertelli riprendendosi gli immobili e lasciando alla Fondazione la mera gestione degli eventi. Anche questa potrebbe essere una strada. Consiglierei all’amministrazione un percorso che potrei tradurre così: meno fantasie, sempre più cultura e più gestione diretta".

Il riferimento è all’idea annunciata più volte dal sindaco Alberto Giovannetti di realizzare un ristorante in Versiliana. "Sul futuro – prosegue Mallegni – spesso leggo di apertura annuale, congressi, matrimoni, ristoranti e molto altro. Dico solo di non smarrire l’aspetto culturale, che merita più attenzione, e di evitare di trasformare le ispirazioni de ’La pioggia nel pineto’ in eventuali scivoloni da sagra di paese. Spero siano ben chiari i costi di queste scelte". Quanto alle dimissioni, Mallegni condensa il suo pensiero in due reazioni distinte. "Da una parte provo un dispiacere politico-istituzionale perché la Versiliana perde una guida seria, competente, pragmatica e piena d’amore per quel pezzo di territorio. Alfredo ha saputo reggere le sorti della Fondazione, proseguire il risanamento dei conti e renderla ricca di contenuti artistici e culturali. Sul piano personale – conclude – sono felice che anche per lui sia giunto il momento del riposo, merita serenità dopo anni di lavoro serrato e impegno intellettuale e fisico. Per me è più di un amico, mi ha accompagnato e sostenuto in ogni cosa che ho fatto: credo sia stato il miglior assessore ai lavori pubblici della storia di Pietrasanta".