Belvedere Puccini, Sgarbi attacca: "E’ un piazzale per elicotteri"

Il sottosegretario categorico contro l’elaborato: "I progettisti dovranno concordare col Ministero un nuovo piano. Non c’è bisogno di vincoli speciali, qui è possibile solo fare manutenzione e pulizia"

Vittorio Sgarbi con la consigliera Barbara Paci a Torre del Lago

Vittorio Sgarbi con la consigliera Barbara Paci a Torre del Lago

Viareggio, 1 febbraio 2023 - "Quel progetto è una terrazza per elicotteri". Non ci va leggero il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che ha fatto bloccare dal Ministero il rifacimento del Belvedere Puccini, già appaltato a un’azienda di Frosinone. Davanti a Villa Puccini l’"eliporto" non s’ha da fare.

Il critico e politico parla dopo un’esternazione fatta su Facebook, un video in cui dichiara: "Quel luogo ha bisogno di manutenzione, ma pensare di spendere 2 milioni del Pnrr per devastare quell’area è un errore grave e costoso. Noi dobbiamo conservare la storia, i progettisti hanno agito in modo totalmente inadeguato alla conservazione. Qui dobbiamo celebrare Puccini e occorre avere prudenza e delicatezza. Il progetto del restauro del Belvedere Puccini è stato bocciato dal Ministero della Cultura che lo ha avocato a sé, in autotutela, scavalcando il parere della Soprintendenza. Se invece il sindaco vuole procedere, arriveranno i carabinieri a spiegargli che non lo può fare".

Così il professor Sgarbi accetta di parlare per ribadire alcuni aspetti e chiarirne altri. Per esempio, il nodo del vincolo monumentale sul Belvedere. Che secondo lui non è necessario: "Perché il tema è la bocciatura del progetto, con la pratica della Soprintendenza avocata al Ministero. Questo procedimento, trattandosi dell’area davanti a Villa Puccini che è già vincolata, non ha bisogno di vincoli speciali. Ora se ne occupa il ministero, con lo stesso metodo usato per il Palazzo Diamante a Ferrara".

Quindi che succede?

"L’avocazione presuppone che vengano convocati gli architetti e si discuta di un diverso progetto. Come ho spiegato indirettamente al sindaco, ho segnalato le posizioni di diverse aree politiche. Anche per il Pd il luogo è come un sacrario: non si smonta un sacrario. C’è anche il lago attaccato a una zona di rispetto relativa a una casa vincolata, peccato non sia più viva Simonetta Puccini".

Tutto deve rimanere immutato?

"I temi che riguardano la storia di Puccini e del Belvedere sono memoriali, non ci cambia la piazza davanti alla casa di Pascoli o a Gardone per D’Annunzio. Il direttore generale del Ministero, Luigi La Rocca, ha chiesto alla Soprintendenza di cambiare l’autorizzazione, non l’hanno cambiata e quindi ha avocato la procedura".

Sarà posto un vincolo monumentale?

"Non credo ce ne sia bisogno. Però al Belvedere si dovrà fare solo un’operazione di manutenzione e pulizia. Volevano spostare la scultura di Puccini, solo questo richiede un’autorizzazione della Soprintendenza che non può essere rilasciata. Quel progetto è talmente radicale che l’unica risposta è: fate solo un intervento conservativo. Non vedo cosa altro si debba fare".

Allora il progetto della giunta Del Ghingaro si può buttare nel cestino?

"Suggerirei ai progettisti di prendere appuntamento al Ministero per chiedere prescrizioni, piuttosto che tentare una contravvenzione. Non capisco le parole del sindaco, allo stato attuale non può procedere. Il passaggio successivo sarà quello in cui si discute".

La proposta fatta è così terribile?

"Pensando a Puccini mi viene a mente Pascoli, e non mi risulta che nei luoghi pascoliani si intervenga con piazzali nuovi. La conservazione della memoria è il miglior modo per onorare le celebrazioni, fa sembrare che Puccini sia ancora lì. Invece quel progetto dà l’idea di una terrazza per elicotteri".

Ora dunque si profila un lungo braccio di ferro e il rischio è, nel frattempo, che i contributi del Pnrr vadano persi. E’ il destino di Torre del Lago: anche il recupero di Villa Caproni (Fondazione Festival Pucciniano) e il rifacimento della Marina sono appesi alla battaglia in corso sul nuovo Piano integrato del Parco di Migliarino. E non parliamo della villa del Marco Polo, col Comitato delle celebrazioni del centenario.