Quell’abbraccio inaspettato, da una sconosciuta incrociata per strada, è ormai la tecnica più gettonata per mettere a segno colpi di orologi di lusso. L’ultima vittima è un anziano viareggino che intorno alle 13 stava passeggiando da solo in via Maroncelli vicino alla Pineta di Ponente. Improvvisamente è stato avvicinato da una giovane che gli è andata incontro con una gran sorriso e, sfoggiando un comportamento assai familiare, gli ha detto: “ti ricordi di me?“ e l’ha abbracciato con fare amichevole. Tutto in pochissimi istanti. Lo stesso tempo in cui la donna è riuscita a volatilizzarsi, così come l’orologio al polso dell’uomo, che è stato sfilato in un attimo. Un gesto che avviene senza violenza ma con così tanta destrezza e velocità per cui le vittime solo in un secondo momento prendono coscienza del furto (spesso si tratta di orologi ma anche di cellulari). E così all’anziano – molto noto in città – non è rimasto altro che sporgere deuncia. E metabolizzare l’umiliazione di esser caduto nel tranello in buona fede. Le forze dell’ordine hanno già avviato le indagini anche se ormai questo sistema è dilagante in tutta la Versilia dove quotidianamente avvengono furti di orologi di valore, prendendo di mira soprattutto gli anziani che hanno più difficoltà di immediata reazione.
La pista seguita è quella di una banda di nomadi dedita a questo tipo di operazioni. Solo una decina di giorni fa un tentativo è stato messo in atto a Forte dei Marmi, ai danni di un uomo che stava passeggiando in via Marco Polo: sempre una giovane donna l’ha avvicinato abbracciandolo ma in questo caso l’anziano è riuscito a divincolarsi e la malintenzionata è fuggita a bordo di un’auto condotta da un complice. La coppia è stata fermata dalla polizia poco distante. Si trattava di due giovani, poco più che ventenni, di nazionalità rumena, con precedenti per episodi analoghi. E la donna era in stato di gravidanza.
Francesca Navari