
Il banco della giunta con Alessandrini. In alto il capogruppo della sinistra Genovesi
Seravezza, 5 ottobre 2023 – “Come il fascismo, avete fatto anche cose buone". Con quella frase tagliente il sindaco Alessandrini sembra aver paragonato ai fascisti la minoranza di sinistra in consiglio comunale. “Non tolleriamo più offese dal primo cittadino, ha fatto una figura grottesca", protesta l’opposizione.
Riavvolgiamo il nastro. Il battibecco nasce a seguito della variazione di bilancio che ha visto il Comune restituire alla Regione le somme ottenute per gli interventi di efficientamento energetico della scuola Pea di Marzocchino. "Soldi ottenuti dalla precedente amministrazione Tarabella – ha reclamato Creare Futuro in aula – oltre 400mila euro per l’efficientamento energetico della struttura, più 600mila previsti per il miglioramento sismico della palestra Pea, persi anche questi. Siamo fortemente rammaricati per l’incapacità di realizzazione delle opere nei modi e tempi richiesti. La giunta Alessandrini è stata costretta a restituire il tesoretto che si era ritrovata. Un’amministrazione che prima accusa il centrosinistra di aver lasciato progetti irrealizzabili e poi, tramite gli uffici, è costretta ad ammettere che la responsabilità si trova a ben altri livelli".
E proprio a seguito dell’esaltazione di quel risultato lasciato in eredità della precedente giunta Tarabella, il sindaco Lorenzo Alessandrini ha fatto partire la frase: "Per carità, come il fascismo avete anche fatto delle cose buone". Un’uscita che ieri è rimbalzata di WhatsApp in WhatsApp.
«Siamo sbigottiti dall’affermazione del sindaco – tuona il capogruppo di Creare Futuro, Giacomo Genovesi – Una battuta già grottesca in un contesto da bar, figuriamoci se detta da un sindaco in consiglio comunale, di un Comune medaglia d’argento al valor civile. Le ricorrenti sfuriate di Alessandrini mancano di rispetto a noi consiglieri e ai cittadini che rappresentiano. Ogni critica e ogni tentativo di apertura al dibattito in aula viene sempre respinto in modo aggressivo e insultante dal primo cittadino ed è giunto il momento di cessare con questo metodo. Non siamo più disposti a tollerarlo, non venendo tutelati neanche dal presidente del consiglio. Ha fatto una figuraccia legata a ricordi del passato che devono rimanere una pagina oscura del Paese. Non certo tirati nel mezzo al dibattito con tale leggerezza".
Francesca Navari