
Sono stati disposti i domiciliari per Leonardo Pistoia arrestato lunedì
E’ tornato a casa ieri Leonardo Pistoia, il giovane politico di Torre del Lago che lunedì pomeriggio era stato arrestato dai carabinieri a Porcari per violenze in famiglia e sequestro di persona. Lo ha stabilito il Gip Alessandro Dal Torrione sciogliendo in poche ore la riserva sulla richiesta di scarcerazione fatta dall’avvocato Gabriele Parrini, legale di fiducia del ventenne promotore nelle scorse settimane delle camminate anti spaccio a Torre del Lago. Pistoia dovrà indossare il braccialetto elettronico, ma ha potuto lasciare il carcere in quanto il Gip ha stabilito subito applicabile la misura senza neppure attendere il dispositivo.
La decisione di mandare Pistoia ai domiciliari è scaturita al termine del lungo interrogatorio di garanzia che si è svolto ieri mattina in carcere a Lucca proprio davanti al Gip Alessandro Dal Torrione. Assistito dal suo avvocato, Leonardo Pistoia ha replicato a ogni accusa mossa contro di lui dall’uomo di 33 anni con cui da alcuni mesi condivide un’abitazione a Porcari. Pistoia ha respinto ogni accusa, ha sostenuto di non aver mai usato violenza contro di lui né tanto meno di averlo segregato in casa. "Il mio assistito – ha detto l’avvocato Gabriele Parrini – pur fortemente provato da questa vicenda – ha risposto con lucidità, punto su punto, a ogni domanda che gli è stata fatta dal Gip. Ritengo che contro di lui la Procura abbia ben poco. Non ci sono prove a mio avviso che attestino e confermino le accuse dell’altra persona".
L’interrogatorio di garanzia è iniziato alle 10 di mattina è andato avanti fino alle 13 per circa tre ore nel corso delle quali Leonardo Pistoia ha risposto a ogni domanda del giudice. Il pubblico ministero Paola Rizzo non era presente, ma in una sua relazione aveva invitato il Gip a confermare la misura in carcere per il ventenne di Torre del Lago "per la sua pericolosità sociale". Il Gip invece, come detto, ha dispoto l’immediata scarcerazione applicando la misura dei domiciliari con il braccialetto.
Adesso, ovviamente, le indagini dei carabinieri e della Procura di Lucca andranno avanti. Si cercano riscontri riguardo alle accuse mosse dal 33enne di Porcari che ha denunciato di subire violenze e vessazioni varie dallo scorso mese di febbraio. L’epilogo lunedì quando i familiari del 33enne chiamarono il 112 perché non riuscendo a mettersi in contatto con il loro parente temevano per il peggio. I carabinieri, giunti sul posto, raccolsero la denuncia dell’uomo e fatti gli accertamenti del caso arrestarono il Pistoia.
Paolo Di Grazia